Cascate delle Marmore

Ci credete che fino all'anno scorso non avevo mai fatto un pic nic?! Sí, lo so, è incredibile! Allora ho cercato di porvi rimedio organizzandone uno domenicale alle Cascate delle Marmore, coinvolgendo qualche amico.

Il mezzo di trasporto più comodo per raggiungere le Cascate è sicuramente la macchina: si prende la A1 uscendo al casello di Orte; si percorre, poi, il raccordo autostradale Orte-Terni, uscendo a Terni Est; si seguono le indicazioni per Valnerina. Le Cascate hanno un doppio ingresso: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Per il primo, bisogna seguire le indicazioni per la S.S. 209 Valnerina in direzione Visso - Norcia - Cascia. Dopo 7 km si raggiunge il parcheggio (3€ tutto il giorno) e la biglietteria; per il secondo, si seguono le indicazione per la S.S. 79 in direzione Rieti, dopo circa 10 chilometri, nei pressi del centro abitato di Marmore, si raggiunge il parcheggio e la biglietteria. Io ho optato per il parcheggio all'ingresso inferiore. 

Appena entrati (biglietto 10€), si trova uno spiazzo con un'area attrezzata per pic-nic, un bar e servizi igienici. Da qui, si dipartono una serie di percorsi escursionistici (per la precisione sei) che toccano i punti più suggestivi delle Cascate. Bisogna tener presente che le acque vengono rilasciate ad orari precisi, quindi è sempre meglio consultare il sito ufficiale marmore falls.

Cascate delle Marmore: salti d'acqua
Foto di Martina


Le Marmore sono tra le Cascate più suggestive di tutt' Europa con i loro 165 m di dislivello articolati in tre salti. Sin dall'epoca romana, le acque del Velino ristagnavano nella pianura reatina, rendendo il territorio malsano. Il console romano Curio Dentato nel 271 a.C. decise l'ingegnoso intervento idraulico, portando alla creazione della Cascata e alla messa in comunicazione dei due bacini del Nera e del Velino, facendo sí che uno fosse l'affluente dell'altro. Già nell'Eneide di Virgilio troviamo la prima testimonianza delle Cascate e anche Dante, nel Paradiso, le cita.

È, tuttavia, solo con l'ultimo intervento di manutenzione (il canale clementino) che, nel Seicento, le Marmore entrano a pieno nella cultura figurativa e nella poesia europea, ispirando poeti e pittori. Nel Settecento la Cascata è inserita nel percorso del Grand Tour, il viaggio di istruzione che i rampolli delle famiglie nobili effettuavano in tutta Europa. Il suo arcobaleno venne considerato una delle meraviglie d'Italia, fino a giungere alla completa consacrazione con i versi di Lord Byron ne "Il pellegrinaggio del giovane Aroldo".

In un'unica giornata è impossibile percorrere tutti e sei i sentieri escursionistici. Io ho optato per il sentiero 1 "Antico Passaggio", che arriva al Belvedere Superiore, toccando il famoso Balcone degli Innamorati, e per il sentiero 2 "Anello della Ninfa".

Salti d'acqua lungo l'Anello della Ninfa
Foto di Martina


Il primo percorso, di circa 1 km, presenta un dislivello di 150 m ed è considerato il più difficile, avendo, per la maggior parte, un sentiero di terra battuta. È caratterizzato da una vegetazione rigogliosa e da grotte nascoste ma è scarsa la visuale della cascata, trovandosi a distanza dal getto, eccezion fatta per il Balcone degli Innamorati. Questo è un terrazzino posto a metà della cascata, raggiungibile dopo aver percorso il tunnel omonimo, lungo circa 50 m. Vi consiglio di coprirvi bene con un kway prima di raggiungerlo perché vi troverete esattamente sotto al getto delle Marmore e ne uscirete zuppi ma contenti! È detto "degli Innamorati" perché la Cascata è legata a San Valentino, primo vescovo di Terni (III sec. d.C.) e patrono della città. La leggenda vuole che il santo, per dimostrare la purezza della bella Nerina messa in dubbio dal compagno, percosse la rupe col bastone pastorale, facendone scaturire un getto d’acqua che formó un grandioso velo da sposa.

Riprendendo il sentiero dopo questa deviazione, con un'ulteriore salita di 20 minuti, si raggiunge il Belvedere Superiore e la Specola, grazioso loggiato fatto costruire da papa Pio VI nel 1786. Da qui si ha  un’impressionante vista sul primo salto della Cascata e sul famoso arcobaleno.


L'arcobaleno dal Belvedere Superiore
Foto di Martina
Per i più pelandroni, un bus navetta collega questa parte delle Marmore con il Belvedere Inferiore; per tutti gli altri, magari dopo una pausa presso il bar, inizia la discesa! Gambe in spalla, si torna al punto di partenza pronti per l'altro sentiero. Il numero 2 è un percorso molto più agevole: presenta solo 40 m di dislivello e una lunghezza di 300 m. Tramite scalette e ponticelli si arriva al cuore della cascata, a stretto contatto con il secondo e terzo salto. L'unica difficoltà è data dal fango che ricopre le scalette e, ovviamente, dall'acqua!

Dopo aver esplorato la Cascata a 360° è arrivato il momento del relax e del pic nic. Tutti i percorsi sono disseminati di aree attrezzate quindi sta a voi scegliere quella che più vi piace per godervi un po' di tranquillità e frescura in un luogo dove si apprezzano la potenza e la bellezza della natura!

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