Ercolano e Pompei

Per un'archeologa, aver raggiunto la laurea e non aver ancora visitato questi due siti è uno scandalo!Ecco perché, complice un'amica tornata entusiasta, ho ritagliato due giorni per coronare il mio desiderio. 
Ho deciso di andare in macchina, cosí sarebbe stato più agevole spostarsi tra i diversi siti. Per il B&B, questa volta, mi sono affidata al passaparola: Certe Notti a Pompei (via Nolana 128) è in posizione strategica, vicino al centro e vicino all'ingresso degli scavi archeologici e offre un parcheggio interno per gli ospiti. Le camere sono comode ed accoglienti, con connessione wi-fi e la colazione è abbondante e continentale, proprio come piace a noi (b&bcertenotti).

DAY 1

Prima tappa è stata Ercolano, con partenza la mattina (molto presto!) del giorno di Pasqua. Percorro la A1 in direzione Napoli e, con due ore e mezza, sono ad Ercolano. Prima di dedicarmi alla visita degli scavi, ci vuole un buon caffè e una buona pastarella! Vicino all'ingresso del sito, trovo parcheggio e una pasticceria per fare colazione: ora sí che sono pronta!


Strada basolata di Ercolano
Foto di L. Frabotta

L'eruzione del Vesuvio si verificò il 24 Agosto del 79 d.C. con una serie di forti scosse di terremoto. Seguirono molte esplosioni e la formazione di nubi di gas, ceneri, lapilli e pomici che si riversarono a valle, seppellendo i centri abitati nel raggio di 10 km. A tre giorni dall'eruzione, Ercolano giaceva sotto uno strato di fango e lava alto 20 metri. Questo strato ha conservato intatta la realtà di allora: si cammina tra strade e vicoli su cui si affacciano case, botteghe, laboratori e forni.


Il sito di Ercolano
Foto di Martina
Il basolato è ancora segnato da profondi solchi scavati dalle ruote dei carri. 
Oggi sono stati portati alla luce solo quattro dei venti ettari di estensione: la planimetria è costituita da tre strette vie orientate da nord a sud, intersecate dalle due arterie principali, il Decumanus Maximus e il Decumanus Inferior. Tra gli edifici di maggior interesse figurano la Casa dei Cervi, le Terme Suburbane e la splendida Villa dei Papiri (per info su orari e biglietti pompeii sites).

Devo dire che sono rimasta estremamente colpita da Ercolano: ho realmente respirato la quotidianità degli antichi romani, provando una certa emozione!
Uscita dagli scavi, sul corso, trovo un ristorantino, senza troppe pretese, dove mangiare un boccone.
Mi rimetto in macchina alla volta di Torre Annunziata per andare a visitare Villa Oplontis.

Porticato della Villa di Oplontis
Foto di Martina

Questa è una tra le più belle ville romane sommerse dalle ceneri del Vesuvio nel 79 d.C., probabilmente appartenuta a Poppea, moglie di Nerone. Era una residenza di campagna dal gusto estremamente raffinato, con stanze affrescate, cortili interni, bagni, una piscina e giardini (nov-marzo ogni giorno 8.30-17, apr-ott 8.30-19.30).


Molto contenta di aver fatto questa deviazione, mi dirigo al B&B di Pompei per riposare un po'.

Dopo una passeggiata in centro e una visita al Santuario della Madonna di Pompei, salto in macchina alla volta di Vico Equense, dove mi aspetta la cena dei sogni all'Università della Pizza, da Gigino. È un posto unico, dove la pizza si ordina a metro, combinando diversi gusti, sia tradizionali che più particolari. 
Dopo aver mangiato più di quanto avrei dovuto, lo spettacolo che offre il ritorno è superlativo: il Golfo di Napoli coronato dal cielo stellato.

DAY 2

Mi sveglio di buon ora, impaziente di raggiungere gli scavi di Pompei e di immergermi, nuovamente, nella storia. Arrivo all'ingresso (quello presso l'Anfiteatro, più vicino a noi rispetto a quello di Porta Marina) e, fortunatamente, la fila è breve, nonostante sia il lunedì di Pasquetta (per info e orari pompeii sites).

Affreschi della Villa dei Misteri
Foto di Martina


Quello che nel 79 d.C. scomparve sotto la cenere e i lapilli dell'eruzione del Vesuvio, era un importante centro di produzione ed esportazione di vino, olive, frumento e stoffe. Via dell'Abbondanza è l'asse principale su cui si sviluppò la città: vi si susseguono negozi, case, botteghe ed edifici pubblici, come l'Anfiteatro da 20.000 posti e le Terme Stabiane, un grande stabilimento di bagni pubblici. I divertimenti non mancavano: c'è un intero quartiere di teatri e, poco distante, anche il famoso lupanare. Il foro era il fulcro delle attività cittadine: ancora si ammirano i resti della basilica a tre navate, sede del tribunale e di altre attività pubbliche, e i templi di Venere e di Apollo.

Il Foro e il Vesuvio
Foto di Martina

 

In posizione periferica, ma assolutamente da non perdere per la bellezza dei suoi affreschi, è la Villa dei Misteri. La residenza di campagna del II sec. a.C. prende il nome proprio dal tema delle pitture: il rituale di iniziazione ai misteri dionisiaci.
Che luogo emozionante e affascinante! Ho girato il sito per più di quattro ore senza nemmeno accorgermene, presa come ero ad immaginare come trascorressero le giornate i pompeiani.

All'uscita, non ho resistito all'invitante vetrina di una rosticceria e ho assaggiato pizza, crocchè e arancini. Il tempo di una passeggiata per gli ultimi acquisti (soprattutto di tipo gastronomico) e mi metto in macchina alla volta di casa, progettando già la prossima fuga dalla routine.


TIP
BIGLIETTO CUMULATIVO: se avete intenzione di visitare Pompei, Ercolano e Oplontis, esiste un biglietto cumulativo, valido tre giorni, al costo di 22€, che consente l'accesso a questi tre siti, ma anche a Stabia e a Boscoreale: approfittatene!

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