Luogo di raccoglimento spirituale nel cuore della Sabina
In una calda domenica di Luglio, ho deciso di evitare la tintarella mordi e fuggi del litorale romano (ma, soprattutto, il traffico del rientro) per immergermi nel territorio sabino, in cerca di una tregua dal caldo e di una giornata all'insegna del "keep calm".
In una calda domenica di Luglio, ho deciso di evitare la tintarella mordi e fuggi del litorale romano (ma, soprattutto, il traffico del rientro) per immergermi nel territorio sabino, in cerca di una tregua dal caldo e di una giornata all'insegna del "keep calm".
L'Abbazia
di Farfa dista una cinquantina di chilometri da Roma e si trova nel comune di
Fara in Sabina, in provincia di Rieti. Per chi vuole raggiungere il complesso
monastico in macchina, esattamente di fronte all'ingresso dell'antico borgo di
Farfa si trova un ampio parcheggio gratuito. Esiste anche un collegamento
ferroviario, dalla stazione di Roma Tiburtina a Fara Sabina. Da qui, una
navetta gratuita collega la stazione con l'Abbazia (per informazioni contattare
il centralino dell'abbazia 0765.277065 o mandare una mail a turismo@abbaziadifarfa.it).
Farfa fu una delle più potenti e ricche
comunità monastiche dell'Italia centrale, fondata nel VI sec, ricostruita alla
fine del VII da S. Tommaso di Maurienne. Questa, però, raggiunse l'apice dopo
la cacciata dei Saraceni, agli inizi del X secolo. Il declino inizió nel XV
secolo, fin quando la comunità monastica non scomparve totalmente con l'Unità
d'Italia, per essere poi ricostituita nel 1919. Oggi i monaci sono solo quattro
ma questo complesso religioso nei momenti di maggior splendore e potere ne
ospitava più di duecento!
Veduta del borgo di Farfa Foto di Martina |
Il borgo
medievale si dispone lungo un'unica strada e comprende piccoli caseggiati nelle
cui stanze i monaci ospitavano viaggiatori e mercanti. Oggi, invece, ospitano
piccole botteghe artigiane di prodotti tipici. Un portale quattrocentesco
immette in un cortile sul quale prospetta la facciata della chiesa di S. Maria
di Farfa, da cui inizia la visita all'intero complesso religioso.
È possibile
girare liberamente la chiesa per ammirarne gli affreschi (da non perdere il
pavimento cosmatesco, pertinente al primitivo impianto, a ridosso dell'abside),
mentre al cuore del monastero si accede unicamente tramite una (piacevole)
visita guidata, dal costo di 4,5€. Si può ammirare la sala del Capitolo,
l'antico refettorio, il chiostro longobardo, il chiostro rinascimentale e,
dulcis in fundo, la biblioteca statale annessa al Monumento Nazionale di Farfa,
dove sono conservati antichi manoscritti medievali, rimasti in possesso della
biblioteca. Le visite guidate sono a vari orari, consultabili sul sito dell' abbazia.
Portale d'accesso alla chiesa di Santa Maria di Farfa Foto di Martina |
Per pranzo non si può non andare a
mangiare al refettorio delle suore brigidine, in piazza Schuster 1: alle 13 in
punto servono un buon pasto, realmente fatto in casa, di almeno tre portate,
comprensivo di dolce e bevande, per 20€. Una sola cosa è necessaria: la
prenotazione per evitare sprechi!Il contatto è 0765 277087.
Aggiungerei solo
buona visita!
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