Soriano nel Cimino

Il borgo di Soriano nel Cimino, nel viterbese, conserva intatte le sue caratteristiche medievali: ai piedi del Monte Cimino si estende l'abitato, guardato a vista dalla mole del Castello Orsini.

Vale la pena organizzare una gita fuori porta, soprattutto nel mese di Ottobre: per quattro domeniche Soriano è il palcoscenico della Sagra delle Castagne, festival all'interno del quale rivivono giostre medievali, spettacoli di sbandieratori, sfilate e cortei storici in cui si sfidano i quattro rioni del borgo. Con un gruppo di amici, già da qualche anno a questa parte, non ne perdiamo un'edizione!

Il corteo storico
foto di Martina

Da Roma è semplicissimo raggiungere Soriano: si può o percorrere la
A1, uscendo al casello di Orte, proseguendo, poi, sulla superstrada per Viterbo fino allo svincolo per Soriano, oppure si può  seguire la Cassia.


Il castello Orsini
Foto di L. Frabotta

Tra un cartoccio di castagne e l'altro, si passeggia indietro nel tempo, in stretti vicoli di case medievali e rinascimentali. Nella piazza principale, piazza Vittorio Emanuele II, si trova il Duomo, dedicato a San Nicola, iniziato nel 1791 e terminato quattro anni più tardi; l'interno, a croce greca, culmina in una cupola.

Strada medievale del borgo
Foto di Martina



Duomo dedicato a San Nicola
Foto di Martina

Da qui, inizia la salita verso il Castello Orsini, una delle fortezze meglio conservate del Lazio. Lungo la strada si incontra la chiesa più antica del borgo: la Chiesa della Misericordia. Eretta tra l'XI e il XII secolo, presenta strette finestre monofore ad arco sulla parete destra. In epoca rinascimentale subì i maggiori cambiamenti e l'aggiunta dei due portali. 

Arrivati in cima al Rione Rocca ecco il castello: venne ristrutturato nelle forme attuali da Niccolò III che vi morí nel 1280. Il maschio, imponente e cinto da mura merlate, domina tutto l'abitato. Usata come prigione nel XX secolo, oggi ospita attività sociali e culturali.

In occasione della Sagra, la salita è addolcita da una moltitudine di bancarelle di prodotti tipici: non potete non assaggiare la frittella della Misericordia, deliziosa (e gigante) pizza fritta, il cui acquisto finanzia il restauro degli affreschi della Chiesa della Misericordia.

Mural raffigurante la leggenda del rione Papacqua
foto di Martina

Altra tappa è il rione Papacqua che deve il suo nome alla fantasiosa fontana Regina delle Acque (soprannominata Papacqua), di ispirazione manierista. Questa abbellisce Palazzo Chigi (già Albani), la cui originaria struttura venne disegnata dal Vignola: la costruzione inizió nel 1562 per giungere a compimento solo nel Settecento.

Prima di rimettersi in macchina, un giretto su viale Vittorio Emanuele III è quello che ci vuole per fare qualche acquisto: banchetti di dolciumi, artigianato e confetture si susseguono senza soluzione di continuità. Ah, non dimenticate di comprare un sacchetto di marroni, i più buoni di tutto il Lazio!

TIP
LE TAVERNE: in occasione della Sagra, ciascun rione allestisce una tipica Taverna Medievale, dove poter gustare piatti della tradizione a prezzi contenuti. Guardate i menù appesi fuori e mettetevi in fila in quella che vi ispira maggiormente: assolutamente da provare la zuppa di castagne e funghi e gli gnocchi col ferro.

Taverna Rocca
foto di Martina

CASTAGNE: lo sapete che alla Sagra potete mangiare le caldarroste gratis? Ebbene sì, nei quattro rioni, a turno, vengono messi in funzione dei mega bracieri dove si cuociono le castagne. Mettetevi intorno al fuoco e riceverete un sacchetto di castagne una volta pronte!

2 commenti:

  1. Conoscevo Soriano solo per le castagne, ora ritornerò a visitarlo con più interesse. Grazie il tuo blog è di grande aiuto!!

    RispondiElimina
  2. Grazie a te per essere sempre una nostra assidua lettrice!

    RispondiElimina