Ero molto curiosa di
tornare ad Atene: la prima volta che l'ho visitata, ben quindici anni fa, non mi
aveva entusiasmato più di tanto.
Alla fine, mi sono decisa: con
i cambiamenti apportati per le Olimpiadi del 2006, la creazione del nuovo
Museo dell'Acropoli e il potenziamento delle infrastrutture, avrei trovato tutt'altra città, e così è
stato.
Ho dedicato alla capitale greca tre giorni, dal 6 al 9 Settembre. Il volo
Aegean (a/r ca. 130€) da Fiumicino è atterrato intorno alle 12.
•Arrivare in città:
per
raggiungere il centro dall'aeroporto, ho optato per la comodissima
metropolitana, linea blu: parte ogni mezz'ora e arriva a piazza Syntagma, cuore
nevralgico di Atene e punto di intersezione con la linea rossa e con i tram. Il
costo della singola corsa è di 10€, acquistando subito anche il biglietto del ritorno, il costo è
di 18€
anziché 20€.
•Scegliere l'hotel:
prima della
partenza, un aspetto molto importante è la scelta dell'albergo e del
quartiere; da evitare la zona di piazza Omonia, del Metaxurghio e del
Ceramicos, non molto sicure la sera. Quartieri abbastanza centrali, ben collegati
grazie alla metro e non eccessivamente cari, sono Koukaki e Kolonaki; se si riescono a
trovare
delle super offerte, le zone migliori dove alloggiare sono la Plaka, Monastiraki (i
quartieri della movida) e piazza Sintagma. Ho alloggiato all'Hotel Ilissos,
un quattro stelle nella zona di Koukaki, a pochi passi dalla fermata Sygrou Fix della metro. L'albergo,
trovato tramite Booking all'ultimo momento, mi ha lasciato favorevolmente
impressionata (unica pecca il Wi-Fi lento e con segnale debole nelle camere!)
soprattutto per il Roof Garden da cui si ha una vista spettacolare
sull'Acropoli!
DAY 1
Una volta preso
possesso della camera, poso le valige e sono pronta: direzione piazza Syntagma,
quartiere della Plaka e Monastiraki! Per avere un primo impatto con la città, queste sono
le zone
più vive e caratteristiche. Piazza Syntagma è dominata dal Parlamento, davanti al
quale, allo scoccare di ogni ora, si svolge il cambio della guardia, e dai Giardini
Nazionali, polmone verde nel centro cittadino.
Da qui inizia il dedalo di vie della Plaka: negozi, caffè, ristorantini si susseguono in un'atmosfera da cittadina di mare. Proprio ai piedi dell'Acropoli, un gruppetto di stradine forma il quartiere Anafiotika: le casette bianche sono state costruite dagli scalpellini dell'isola di Anafi, trasferitisi ad Atene per la costruzione del palazzo reale. All'angolo tra Sellei e Lysikratous, spicca il Monumento a Lisicrate, eretto nel 334 a.C.. I rilievi rappresentano la battaglia tra Dioniso e i pirati tirreni, trasformati in delfini dal dio. Molto vicino si trova l'Agorà Romana, con ingresso tra Pelopida ed Eolou, nuovo centro cittadino dopo la conquista dei Romani. La principale attrattiva è la Torre dei Venti, precedente all'Agorá, costruita nel 1 sec. a.C. dall'astronomo siriano Andronico. Aveva funzione di meridiana, anemoscopio, orologio ad acqua e bussola. Ogni lato è un punto cardinale della bussola e presenta la personificazione del vento che spira in quel punto (ingresso 8€). A pochi passi, si trova un altro monumento simbolo del dominio romano: la Biblioteca di Adriano, eretta nel 132 d.C., prestigioso edificio pubblico con vasto cortile interno, sale di lettura e un teatro (ingresso Pandrosou street, biglietto 6€).
Da qui inizia il dedalo di vie della Plaka: negozi, caffè, ristorantini si susseguono in un'atmosfera da cittadina di mare. Proprio ai piedi dell'Acropoli, un gruppetto di stradine forma il quartiere Anafiotika: le casette bianche sono state costruite dagli scalpellini dell'isola di Anafi, trasferitisi ad Atene per la costruzione del palazzo reale. All'angolo tra Sellei e Lysikratous, spicca il Monumento a Lisicrate, eretto nel 334 a.C.. I rilievi rappresentano la battaglia tra Dioniso e i pirati tirreni, trasformati in delfini dal dio. Molto vicino si trova l'Agorà Romana, con ingresso tra Pelopida ed Eolou, nuovo centro cittadino dopo la conquista dei Romani. La principale attrattiva è la Torre dei Venti, precedente all'Agorá, costruita nel 1 sec. a.C. dall'astronomo siriano Andronico. Aveva funzione di meridiana, anemoscopio, orologio ad acqua e bussola. Ogni lato è un punto cardinale della bussola e presenta la personificazione del vento che spira in quel punto (ingresso 8€). A pochi passi, si trova un altro monumento simbolo del dominio romano: la Biblioteca di Adriano, eretta nel 132 d.C., prestigioso edificio pubblico con vasto cortile interno, sale di lettura e un teatro (ingresso Pandrosou street, biglietto 6€).
Ecco che, senza accorgermene, sono a Monastiraki, la cui piazza principale
affaccia su un mercatino delle pulci.
Da qui si apre un labirinto di negozi di
antiquariato, ristoranti e caffè da cui si diffonde odore di spezie e
souvlaki. In Plateia Mitropoleos si erge la Cattedrale di Atene, sede dell'arcivescovo
della
chiesa greco-ortodossa. Accanto, si trova una piccola chiesa del XII secolo, Mikri
Mitropoli (piccola chiesa metropolitana), di pianta cruciforme e costruita sui resti
di un antico tempio, riusando materiali di epoca classica. Nel bel mezzo di
Ermou, via dello shopping, si trova un'altra chiesetta dell'XI secolo, Kapnikarea,
con cupola sorretta da quattro colonne di epoca romana. Ridendo e scherzando si
è fatta l'ora di cena: le zone della Plaka e di Monastiraki sono piene di taverne e
ristoranti che servono piatti tipici. Nel passeggiare ero stata colpita dalla Taverna Ta Giouvetsakia, nella
zona della Plaka, in Adrianou street: ottima cucina greca (tsatsiki e gyros
buonissimi), servizio eccellente, prezzi nella media (abbiamo speso 35€ in due)
e location perfetta, in un'area pedonale, lontana da macchine e smog. Sazia e
felice per questo primo giorno, mi incammino verso l'albergo.
Piazza Monastiraki Foto di Martina |
Prima di
rientrare
in camera, sorseggio un ottimo caffè greco sulla terrazza dell'hotel,
con vista dell'Acropoli illuminata: mozzafiato!
DAY 2
Dopo un'abbondante
colazione (altro punto a favore dell'hotel), mi dirigo verso l'Antica Agorà, cuore
di Atene dal VI sec. a.C., centro delle attività amministrative, politiche e
commerciali. Distrutta dai Persiani nel 480 a.C., venne ricostruita e rifiorì
fino alla
successiva devastazione da parte degli Eruli nel 267 d.C.. Successivamente, i
turchi vi costruirono un quartiere residenziale, demolito dagli archeologi per
riportare alla luce i livelli di epoca classica. Tra le strutture ancora
visibili primeggiano la Stoà di Attalo e il Tempio di Efesto.
Stoà di Attalo II Foto di Martina |
Tempio di Efesto Foto di Martina |
Poco distante si trova il Ceramicos, sito dell'antico cimitero cittadino, in uso dal 3000
a.C. al VI
secolo d.C.. L'ingresso al complesso archeologico è su Ermou street, al 148.
Il nome deriva dai vasai che qui lavoravano, estraendo l'argilla lungo le
sponde del fiume Iridanós. Molti edifici cerimoniali e porte non
esistono più ma, in passato, questo era un ingresso monumentale alla città.
Degno di nota è il Museo dove sono conservate le sculture originali che ornavano le tombe: quelle
in situ sono solo copie (biglietto complesso archeologico 8€).
Riprendo la metro e, visto il caldo, faccio una passeggiata nei Giardini Nazionali, oasi di ombra a due passi da piazza Syntagma. All'uscita dei Giardini, si trovano altri due edifici degni di nota: l'Arco di Adriano e il Tempio di Zeus Olimpio. L'Arco è un monumento imponente, di marmo pentelico, fatto erigere dall'imperatore Adriano nel 132 d.C., probabilmente per separare la città antica da quella romana. Il Tempio, invece, è dedicato a Zeus, divinità suprema: Pisistrato ne avvió la costruzione nel VI secolo a.C., sulle sponde del fiume Ilissós, ma i lavori subirono un arresto per la mancanza di fondi. Dopo parecchi tentativi di portare a termine l'opera, Adriano ci riuscì nel 131 d.C.. La bellezza del tempio si apprezza anche fuori dalle cancellate, all'ombra degli alberi, vicino all'Arco di Adriano, senza dover pagare il biglietto d'entrata.
Dopo il bagno di sole della mattina, opto per visitare il nuovo Museo dell'Acropoli: un po' di aria condizionata è quello che serve! Espone, in un edificio molto moderno, i tesori rinvenuti nel sito, con particolare attenzione al V secolo a.C., considerato il periodo d'oro per lo sviluppo artistico in Grecia. Al di sotto dell'edificio, si vedono i ruderi di un antico quartiere ateniese, scoperto durante gli scavi per la costruzione del museo. Già dalla galleria d'ingresso, dove sono esposti i reperti rinvenuti sull'Acropoli, si possono ammirare, in alto sul mezzanino, le cinque Cariatidi originali (la sesta è al British Museum), le celebri colonne muliebri che sorreggevano il portico dell'Eretteo (in situ si trovano delle copie).
Le Cariatidi nel Museo dell'Acropoli Foto di Martina |
Estremamente soddisfatta dalla visita, riprendo la metro per andare ad ammirare la vista mozzafiato
della città dalla Collina del Licabetto. La fermata a cui si scende è Evangelismos. Una salita
di quindici
minuti nel quartiere residenziale di Kolonaki, e si arriva alla funicolare:
le corse partono ogni mezz'ora (fino a tarda notte) e il biglietto andata e
ritorno costa 7,5€. Dalla cima si ammira non solo la città ma tutta l'Attica, se si è fortunati e
non c'è
foschia!
Con l'avvicinarsi
dell'ora di cena, incomincia la scelta del ristorante dove gustare altre
specialità. Decido di tornare nella zona della Plaka che tanto mi piace, e
sperimento la Taverna Bizantyno (Kydatheneon 18): ottima cucina (moussakà,
souvlaki e calamari alla griglia), personale gentile e conto nella media (34€ in due). Con
una piacevole passeggiata, rientro in albergo: domani mi aspetta l'Acropoli!
DAY 3
Nonostante sia settembre, le giornate sono molto calde: ecco perché mi sveglio di
buon'ora per evitare code e la salita nelle ore più assolate della
giornata. Alle 9 sono già all'ingresso del Partenone (lato sud), presso il Teatro di Dioniso.
L'Acropoli è il simbolo
della città e qui si trovavano gli edifici più importanti, tutti costruiti in
marmo pentelico. Durante la salita, il primo monumento che si incontra è il Teatro di Dioniso:
realizzato in legno nel VI secolo a.C., venne ricostruito in pietra tra il 342 e il 326
a.C.. Vi si tenevano le Grandi Dionisie e la cavea poteva accogliere circa 17000
spettatori in 64 ordini di gradinate: oggi solo una ventina di file è ancora visibile. Proseguendo,
sulla sinistra, si incontrano l'Odeon di Erode Attico, costruito nel 161 d.C. in
memoria della moglie di Erode, Regilla. È aperto solo in occasione di spettacoli.
I Propilei sono l'ingresso monumentale all'Acropoli: il corpo centrale e le due ali laterali
sono stati
eretti tra il 437 e il 432 a.C.. Subito sulla destra, il Tempio di Atena Nike,
progettato da Callicrate e costruito nel 425 a.C., mentre sulla sinistra i resti del
Tempio di Poseidone e l'Eretteo. Sebbene il dio del mare non avesse vinto la disputa con
Atena per
il dominio sulla città, era ugualmente venerato sulla collina; l'Eretteo
sorge proprio nel punto più sacro dell'Acropoli, dove Poseidone lanció il
tridente e Atena fece spuntare l'ulivo. Era dedicato al culto delle due divinità e
di Eretteo ed è celebre per il portico meridionale, sostenuto dalle sei Cariatidi.
Di fronte,
il Partenone,
dedicato ad Atena Parthenos, la dea che incarnava la città. Interamente in
marmo pentelico, venne progettato da Ictino e Callicrate e terminato nel 438 a.C.. Le
otto colonne doriche sulla fronte e le diciassette sui lati sono leggermente convesse: questo
accorgimento,
unito alle fondamenta leggermente concave, fa sí che, alla vista, gli elementi
e l'intero edificio appaiano completamente dritti. Il Tempio era stato eretto per
ospitare la statua crisoelefantina (d'oro e di avorio) di Atena, alta quasi 13 metri,
purtroppo oggi totalmente scomparsa.
La visita, in tutta onestà, mi ha lasciato un po' perplessa: l'Acropoli stupisce maggiormente a guardarla da lontano piuttosto che passeggiandoci e visitandola all'interno, a mio parere, ovviamente!
Concludo la mattinata con un bel pranzo al mare e una passeggiata a riva: il Pireo è ad un passo! I tram 4 e 5 (o da piazza Syntagma o da Sigrou Fix) collegano il centro alla costa. Scendo al capolinea e in 10 minuti arrivo al porticciolo turistico del Pireo, pieno di ristorantini che si affacciano sul mare: non devo far altro che decidere!
Il Partenone Foto di L. Frabotta |
La visita, in tutta onestà, mi ha lasciato un po' perplessa: l'Acropoli stupisce maggiormente a guardarla da lontano piuttosto che passeggiandoci e visitandola all'interno, a mio parere, ovviamente!
Concludo la mattinata con un bel pranzo al mare e una passeggiata a riva: il Pireo è ad un passo! I tram 4 e 5 (o da piazza Syntagma o da Sigrou Fix) collegano il centro alla costa. Scendo al capolinea e in 10 minuti arrivo al porticciolo turistico del Pireo, pieno di ristorantini che si affacciano sul mare: non devo far altro che decidere!
Il litorale qui è ben
diverso da quello cui siamo abituati a Roma: spiagge libere, gazebo per
ripararsi dal sole e un mare color cobalto.
Non potevo scegliere miglior
modo per concludere questo viaggio, con la promessa di ritornare, magari proprio per
una vacanza
al mare!
TIP
SULLE RIVE DEL KIFISSOS: questo sito/blog dedicato interamente ad Atene mi è stato davvero utile per organizzare il viaggio, non esitate a consultarlo!(www.sullerivedelkifissos.it)
UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE: a pochi metri dall'uscita della metropolitana Acropoli, in una
piazzetta adiacente all'ingresso sud dell'Acropoli stessa (quello del Teatro
di Dioniso), l'Ufficio fornisce informazioni su Atene, il Peloponneso e le isole a 360°.
Il personale
è molto preparato e disponibile.
TRASPORTO PUBBLICO: esistono diverse formule per i mezzi pubblici. La singola corsa costa 1,4€ e
vale 90 minuti, il biglietto 24 ore costa 4,5€ ed è valido su metro,
autobus e tram, oppure l'abbonamento di cinque giorni ha un costo di 9€: a voi la scelta
più
conveniente!
ACROPOLI: per visitare
il complesso archeologico non esiste la formula skip the line, nè si possono
acquistare i biglietti on-line. L'ingresso costa 20€, ma esiste anche la
formula da 30€ che comprende l'entrata ad altri monumenti di interesse (Antica Agorá,
Agorá Romana, Biblioteca di Adriano, Ceramico, Tempio di Zeus Olimpio) e vale cinque
giorni. Consultate www.culture.gr per l'orario dei monumenti e dei siti e per
gli ingressi gratuiti in determinate giornate.
Atene è fantastica e non solo per i suoi monumenti.
RispondiEliminaApprofittare dei suggerimenti di questo blog è davvero utile. Brava Marty!
Grazie tante!Ho rivisto questa città a dieci anni di distanza dalla prima volta e l'ho trovata rinata!
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