Questo complesso naturalistico, unico
nel suo genere, si trova ai piedi dei Monti Lepini, tra i comuni di Sermoneta e
Norma. Con il mio ragazzo una bella domenica di Aprile ci mettiamo in macchina,
direzione Ninfa.
•APERTURA DEI GIARDINI: all'oasi di
Ninfa si accede esclusivamente con visite guidate (partenza ogni 10 minuti) tra
Aprile ed Ottobre, il primo sabato e la prima domenica del mese e la terza
domenica di Aprile, Maggio e Giugno (per info e orari fondazione caetani).
Limonaia nell'oasi naturalistica di Ninfa Foto di L. Frabotta |
La zona non è servita da mezzi
pubblici: si può arrivare in treno alla stazione di Cisterna Scalo e prendere,
poi, un taxi che in 10 minuti vi porterà all'ingresso dei Giardini. La macchina
è sicuramente il mezzo più comodo: da Roma si prende la SS148 e in circa un'ora
e mezza si arriva. Di fronte all'ingresso dell'Oasi c'è un ampio parcheggio
gratuito. Il consiglio è di arrivare abbastanza presto: visto il periodo di
apertura limitato, la fila è parecchia!
Il toponimo della zona deriva dal
culto delle ninfe, risalente all'influenza greco-romana e dalla presenza
dell'omonimo fiume che attraversa il parco. Grazie alla famiglia Caetani,
proprietaria dell'area sin dal Medioevo, si deve la preservazione di questo
straordinario complesso naturalistico. A partire dai primi decenni del
Novecento, Gelasio Caetani avvió lavori sistematici per il recupero di Ninfa.
Oggi si entra da porta San Giovanni,
una delle cinque dell'antico insediamento. Sulla sinistra si scorgono le rovine
del Castello Caetani, eretto tra il 1298 e il 1300, con la caratteristica torre
di 32 metri d'altezza.
La visita guidata si snoda tra le rovine dell'abitato,
in cui si susseguono chiese ed abbazie. La chiesa più antica è quella del SS.
Salvatore che conserva tracce di pitture trecentesche.
Tra le abbazie, quella di Sant'Angelo di Norma, inaugurata nel 1216 e affidata a cistercensi calabresi, rimase in attività fino alla metà del XV secolo. Il tour si conclude nell'orto botanico: roseti perenni lungo il fiume e nelle radure, ciliegi cinesi, gelsomini, melograni e peri tropicali danno vita ad un ambiente incantato, esemplarmente tutelato.
Rovine del Castello Caetani Foto di L. Frabotta |
Tra le abbazie, quella di Sant'Angelo di Norma, inaugurata nel 1216 e affidata a cistercensi calabresi, rimase in attività fino alla metà del XV secolo. Il tour si conclude nell'orto botanico: roseti perenni lungo il fiume e nelle radure, ciliegi cinesi, gelsomini, melograni e peri tropicali danno vita ad un ambiente incantato, esemplarmente tutelato.
Ninfa è una realtà a sè stante in cui i ciclamini
crescono accanto a piante rarissime, fondendosi con le rovine dell'insediamento
umano, cullate a loro volta dalle acque del fiume che scorre inesorabilmente.
TIP
I DINTORNI: a poca distanza da Ninfa,
vale la pena visitare il Castello Caetani a Sermoneta, sempre gestito dalla
Fondazione Caetani, e l'Abbazia di Valvisciolo, fondata nell'VIII secolo da
monaci cistercensi.
CARCIOFI: la zona è rinomata per la loro produzione, ecco perché non si
può tornare a casa senza averne fatto una bella scorpacciata!
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