PORTUS: il porto di Claudio e Traiano

Roma, nel momento di massimo splendore, era la capitale di un vastissimo impero. Il porto di Ostia non poteva più sopperire alle necessità di una città che vantava oltre un milione di abitanti: ecco perchè, nel 42 d.C., l’imperatore Claudio inizia la costruzione di un secondo porto marittimo, a pochi chilometri di distanza.

Perché non andare, allora, a visitare l’area archeologica del porto di Claudio e Traiano?

Portus, la strada colonnata.
Foto di Martina

L’ingresso si trova al km 25,6 della via Portuense (sotto il viadotto di Via dell’aeroporto di Fiumicino). Il sito non è dotato di un parcheggio, ma si trova uno spiazzo a poche centinaia di metri dove poter lasciare l’auto (qui per info e orari).

Il luogo prescelto dall’imperatore Claudio era un’insenatura naturale circa 3 km a nord dell’antica foce del Tevere. Il progetto prevedeva una serie di canali per collegare il futuro porto al fiume, due imponenti moli ricurvi, una darsena e magazzini per lo stoccaggio delle merci. Venne inaugurato nel 64 d.C. dall’imperatore Nerone, ma già sotto l’imperatore Traiano (98-117), il porto cominció a subire un progressivo insabbiamento e si resero necessari nuovi lavori. Venne realizzato un bacino più interno, dalla singolare forma esagonale, inaugurato nel 113, che consentiva l’attracco di oltre 200 navi. Questo comunicava con il Porto di Claudio e con il Tevere grazie alla Fossa Traiana, un canale artificiale corrispondente all’odierno canale di Fiumicino.

Varcato il cancello di ingresso, la passeggiata inizia dalla cosiddetta parte antemurale: in età imperiale ci saremmo trovati in mare aperto, oggi si vede parte della cinta muraria di V sec. d.C., costruita per proteggere le infrastrutture del porto dalle invasioni barbariche. Seguono i resti dei magazzini di Traiano, complesso di stoccaggio che si affacciava sulla darsena, e parte dell’imponente colonnato che fungeva da quinta scenografica per l’attracco delle navi. Si cammina, poi, su un’antica via caratterizzata da colonne in bugnato rustico, tipiche dell’epoca di Claudio: questa strada colonnata porta al canale che, un tempo, conduceva le navi al bacino esagonale, e che oggi è una piacevole passeggiata che termina presso un casale, un tempo di proprietà dei Torlonia.
Portus, magazzini di Settimio Severo.
Foto di Martina
In quest’area si incontrano i resti di altri magazzini, detti di Settimio Severo, di cui si conserva, in parte, anche il secondo piano. Salendovi, si ammira il bacino artificiale esagonale costruito dall’imperatore Traiano.

Con l’affaccio su questa splendida struttura, simbolo del genio ingegneristico romano, termina il percorso all’interno dell’antico porto di Roma. Assolutamente da non perdere e, in più, è gratuito!


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