Nel comune di Capena, a pochissimi chilometri da
Roma, si possono visitare gli scavi di una delle città antiche più importanti
della Valle del Tevere: Lucus Feroniae.
Sull’antica via Tiberina, al km 18.5, si trova l’entrata all’area archeologica e all’Antiquarium e, udite udite, è gratuita!
Sull’antica via Tiberina, al km 18.5, si trova l’entrata all’area archeologica e all’Antiquarium e, udite udite, è gratuita!
Lucus Feroniae, area del foro Foto di Martina |
All’origine del nome è il santuario dedicato alla dea Feronia, protettrice
degli animali, qui eretto e frequentato dalle popolazioni falisco-capenate,
etrusche, sabine e romane. Nel 211 a.C., venne saccheggiato da Annibale ma il
suo ruolo di importante mercato di scambi con le popolazioni latine non venne
scalfito. Rifondata come colonia dai Romani in epoca cesariana, a questo
periodo risale la sua definitiva sistemazione.
Si accede direttamente all’Antiquarium, struttura costruita nel 1952 per ospitare i reperti provenienti dallo scavo del sito. La selezione qui esposta dà una visione completa della continuità abitativa dell’area, dalla protostoria all’età arcaica, dal saccheggio di Annibale al grande santuario dedicato a Feronia, fino allo splendore in epoca imperiale. Particolare cura è stata posta nella realizzazione di video multimediali: la dea Feronia stessa accoglie i visitatori raccontando la sua storia, immersa nel bosco sacro a lei dedicato.
Da qui si accede all’area archeologica, i cui scavi presero avvio negli anni Cinquanta del Novecento. Si cammina nell’antico foro, al centro del quale era posta la statua dedicata all’imperatore; vi si affacciavano una basilica, per amministrare le attività economiche, e un tempio, risalente all’epoca repubblicana. Nel lungo viale che da qui parte, si aprivano botteghe, negozi e tabernae: alcuni ambienti presentano pavimenti decorati a mosaico, ancora visibili, altri simboli che testimoniano il tipo di attività che vi si svolgeva.
Dagli scavi è emerso anche un anfiteatro e un
complesso termale, a testimonianza dell’importante ruolo che la colonia
ricopriva in epoca imperiale.
Da un lato, sono stata contenta di visitare questo bellissimo sito praticamente da sola; dall’altro, mi rammarico di come sia poco sponsorizzato, quando, invece, ha tutte le carte in regola per attrarre molti più visitatori.
Lucus Feroniae, area archeologica Foto di Martina |
Si accede direttamente all’Antiquarium, struttura costruita nel 1952 per ospitare i reperti provenienti dallo scavo del sito. La selezione qui esposta dà una visione completa della continuità abitativa dell’area, dalla protostoria all’età arcaica, dal saccheggio di Annibale al grande santuario dedicato a Feronia, fino allo splendore in epoca imperiale. Particolare cura è stata posta nella realizzazione di video multimediali: la dea Feronia stessa accoglie i visitatori raccontando la sua storia, immersa nel bosco sacro a lei dedicato.
Da qui si accede all’area archeologica, i cui scavi presero avvio negli anni Cinquanta del Novecento. Si cammina nell’antico foro, al centro del quale era posta la statua dedicata all’imperatore; vi si affacciavano una basilica, per amministrare le attività economiche, e un tempio, risalente all’epoca repubblicana. Nel lungo viale che da qui parte, si aprivano botteghe, negozi e tabernae: alcuni ambienti presentano pavimenti decorati a mosaico, ancora visibili, altri simboli che testimoniano il tipo di attività che vi si svolgeva.
Lucus Feroniae, anfiteatro Foto di Martina |
Da un lato, sono stata contenta di visitare questo bellissimo sito praticamente da sola; dall’altro, mi rammarico di come sia poco sponsorizzato, quando, invece, ha tutte le carte in regola per attrarre molti più visitatori.
Che aspettate allora?! Siate voi i primi!
TIP
•NEI DINTORNI: VILLA DEI VOLUSII. A poca distanza da Lucus Feroniae troviamo un altro interessante sito, venuto alla luce nel 1961 durante i lavori dell’A1. Si tratta di una villa costruita alla metà del I secolo a. C. dalla famiglia senatoria dei Volusii-Saturnini. Sono tutt’oggi visibili molti ambienti interni della struttura e numerosi mosaici pavimentali, testimonianza della passata bellezza della residenza. Parcheggiate all’autogrill Feronia Ovest e chiedete informazioni per la visita al Punto Blu.
TIP
•NEI DINTORNI: VILLA DEI VOLUSII. A poca distanza da Lucus Feroniae troviamo un altro interessante sito, venuto alla luce nel 1961 durante i lavori dell’A1. Si tratta di una villa costruita alla metà del I secolo a. C. dalla famiglia senatoria dei Volusii-Saturnini. Sono tutt’oggi visibili molti ambienti interni della struttura e numerosi mosaici pavimentali, testimonianza della passata bellezza della residenza. Parcheggiate all’autogrill Feronia Ovest e chiedete informazioni per la visita al Punto Blu.
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