La cucina siriana ha una tradizione antichissima, con retaggi che vanno dal
colonialismo francese alla dominazione ottomana. Si basa su ingredienti
semplici e freschi, seguendo la regola coranica “nutritevi di ciò che la terra
produce di buono e sano”. Si fa uso di spezie ed aromi, ma i sapori dei cibi
rimangono delicati.
Se siete a Roma e avete voglia di gusti mediorientali, non avete che l’imbarazzo della scelta; molti, infatti, sono i ristoranti che propongono cucina siriano-libanese: uno dei migliori è Zenobia, in piazza Dante, dove, oltre a mangiare ottimi piatti tradizionali, si può anche fumare il narghilè ed assistere alla danza del ventre.
Kafta al pistacchio |
L’arredo è un po’ kitsch e il personale parla poco italiano, ma sul cibo nessun appunto. La cena
inizia con le mezze, piccoli antipasti freddi o caldi, che precedono le portate
principali: i più amati sono l’hummus, una crema di ceci, thaina, succo limone,
il mutabal, crema di melanzane alla griglia, thaina, limone, il taboulè,
insalata di prezzemolo, pomodoro e grano, i falafel, polpette di ceci,
cipolla, aglio, prezzemolo, spezie, e i burak beljebneh, una pasta sfoglia
fritta con formaggio.
Mezze calde e fredde |
Le portate principali, a base di carne di vitello, di
agnello o montone, sono sempre accompagnate da riso o da cous cous;
gustosissimi i kibbe sagie, spiedini di carne di vitella, grano duro, carne
macinata, cipolla e noce, e il kafta al pistacchio, carne di vitella tritata al
forno con pistacchio.
I dolci e i dessert per tutta la cucina mediorientale sono molto importanti e
sono spesso composti da pistacchi, noci e mandorle. A conclusione di un’ottima
cena, il baklawa, una pasta sfoglia con sciroppo di miele, noci, mandorle e
pistacchi, è quello che ci vuole. Purtroppo, l'unica nota dolente del locale è
che non hanno dolci!!!
Nonostante questa piccola pecca, provate senza indugi la cucina tradizionale di Zenobia.
Una cucina da leccarsi i baffi!
RispondiEliminaPer ora una delle più buone che abbia mangiato.
RispondiEliminaPer ora una delle più buone che abbia mangiato.
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