Roma è una città dalla
storia millenaria: convivono fianco a fianco monumenti di epoca romana,
architetture rinascimentali e piazze barocche. E per quanto riguarda il XX
secolo? Sono molte le testimonianze di architettura industriale nella capitale,
convertite dall’amministrazione comunale in realtà di tipo culturale. Ecco che
prendono vita progetti di riconversione degli stabilimenti ormai in abbandono,
tra cui spiccano la Centrale Montemartini, l’ex Stabilimento Birra Peroni e il
Mattatoio di Testaccio.
La Centrale
Termoelettrica Giovanni Montemartini, inaugurata nel 1912, fu il primo impianto
pubblico per la produzione di energia elettrica a Roma. Dismessa nel 1963, dopo
vent’anni di abbandono l’Acea, azienda titolare dello stabilimento, decise di
recuperare la struttura, creando uno spazio polifunzionale.
Spazi espositivi delle Centrale Montemartini Foto di Martina |
Altra riconversione di
una realtà industriale è l’ex Fabbrica della Birra Peroni, a via Nizza, in zona
Porta Pia, oggi sede del MACRO. Nel 1864 la ditta Francesco Peroni
decise di aprire un secondo stabilimento a Roma che via via negli anni si
ingrandì notevolmente, comprendendo diversi edifici e veri e propri
“quartierini” per gli operai. Nel 1971 lo stabilimento venne dismesso, con
conseguente abbandono delle strutture. Nel 1983 venne firmato un accordo con il
Comune di Roma che portò all’inaugurazione nel 1999 della Galleria Comunale
d’arte moderna e contemporanea, il MACRO, riqualificando parte dello
stabilimento, mentre altri lotti vennero ristrutturati e destinati ad uffici,
negozi ed abitazioni private.
MACRO Foto di L. Frabotta |
Sede distaccata del
MACRO è quella dell’ ex Mattatoio di Testaccio, altra testimonianza di archeologia
industriale. Il complesso architettonico fu costruito da Gioacchino Ersoch fra
il 1888 e il 1891, dimostrandosi subito all’avanguardia per la modernità e
originalità delle strutture. Dopo il suo abbandono, il 2006 ha segnato un punto
di svolta grazie ad un progetto di riqualificazione dei padiglioni, destinati a
diventare un polo di ricerca e produzione artistico-culturale, anche per la
presenza dell’Accademia di Belle Arti e della Facoltà di Architettura di Roma
Tre.
Una archeologia che merita di essere considerata.
RispondiEliminaLa Centrale Montemartini è bellissima!!!
Grazie Marty del tuo blog è ricco di informazioni e curiosità
Fortunatamente, ora la Centrale Montemartini è anche sede di molte mostre temporanee interessantissime!
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