L'antica Tibur vanta una storia
millenaria: già nel XII secolo a.C., infatti, era un importante centro di
commerci per le popolazioni italiche. Oggi la sua immagine è indissolubilmente
legata alle tre ville che sorgono nel suo territorio: Villa Adriana, Villa
d'Este e Villa Gregoriana.
Da Roma, percorrendo la A24 in circa
40 minuti si raggiunge questa cittadina, meta prediletta di poeti e pittori
all'epoca del Grand Tour.
Per la mitezza del clima e la
bellezza paesaggistica della campagna romana, sin da epoca romana artisti e
poeti elessero Tivoli come luogo di villeggiatura. L'imperatore Adriano
decise, infatti, di costruire qui la sua villa, oggi sito patrimonio
dell'UNESCO. Ancora nel Cinquecento il territorio venne puntellato da ville
patrizie, caratterizzate da fantasiosi giochi d'acqua, grotte, terrazze e
sculture, prima fra tutte Villa d'Este, altro sito patrimonio dell'UNESCO.
L'ultima in ordine di tempo ad essere innalzata fu Villa Gregoriana, nel 1835.
Papa Gregorio XVI, a seguito di una disastrosa piena dell'Aniene, creò la
famosa cascata, alta 120 m, immortalata dai pittori romantici nei loro dipinti.
La nostra visita inizia da Villa
Adriana, situata su un pianoro delimitato da due ruscelli, ai piedi dei Monti
Tiburtini. La Villa si trova fuori dal centro storico di Tivoli, al quale è,
però, collegata con numerose corse di trasporto pubblico locale (per info e
orari catbustivoli).
Sebbene alcune strutture siano ancora
interrate, è la più grande Villa costruita nell'antichità (probabilmente
occupava circa 120 ettari). I lavori iniziarono nel 118 e si protrassero per
vent'anni. Gli ambienti riproducevano strutture tipiche delle province
orientali dell'impero, che tante volte Adriano visitò. Dopo saccheggi e un
lungo periodo di abbandono, venne riscoperta nel 1450.
Il Canopo di Villa Adriana Foto di Martina |
La Villa è strutturata
su due livelli, quello superiore diplomatico e di rappresentanza, e quello
inferiore di servizio. Molti sono gli ambienti che lasciano a bocca aperta: il
Canopo, lungo canale abbellito da colonne e statue, omaggio all'omonima città
egizia; il Pecile, vasto quadriportico ispirato alla Stoá poikilé di Atene,
usato per la lenta passeggiata dopo il pranzo; le Grandi e le Piccole Terme; la
Piazza d'Oro, così chiamata per la straordinaria ricchezza dei reperti qui
rinvenuti.
È, tuttavia, il Teatro Marittimo ad essere il simbolo di Villa
Adriana, cui si accede dalla Sala dei Filosofi: lo spazio circolare consta di
un portico ionico che racchiude, oltre ad un canale attraversabile grazie a
ponti mobili, un'isola circolare. Su quest'isolotto si trova una domus, una
casa appartata all'interno della residenza imperiale (per info e orari villa adriana).
Le Grandi Terme di Villa Adriana Foto di Martina |
Villa d'Este è, invece, in pieno
centro storico, a piazza Trento. La residenza è stata costruita per volere del
cardinale Ippolito II d'Este, nella seconda metà del Cinquecento, da Pirro
Ligorio. L'edificio principale mostra sobrie linee architettoniche e presenta
sale affrescate. È il giardino, però, ad essere il vero fiore all'occhiello:
fu, infatti, preso a modello nel XVI secolo per lo sviluppo dei giardini nelle
corti europee. Centinaia sono le fontane che lo abbelliscono: la Fontana
dell'Ovato, la Fontana di Roma, il viale delle Cento Fontane. Due in
particolare sono animate da congegni idraulici automatici: la Fontana
dell'Organo e la Fontana della Civetta. Villa d'Este è una delle testimonianze
più significative del pensiero, della cultura e dell'arte rinascimentale (per
info e orari villadestetivoli).
Sempre nel centro storico, a largo
Sant'Angelo, si trova l'ingresso a Villa Gregoriana, costruita a partire dal
1835 per volere di Gregorio XVI, ai piedi dell'Acropoli dell'antica Tibur.
Questo suggestivo parco naturalistico è un susseguirsi di viali, sentieri,
grotte e boschi. È famoso in tutto il mondo per la Grande Cascata artificiale
che si getta nell'Aniene e per le grotte di Nettuno e delle Sirene, cavità
erose dallo stesso fiume, scenario idilliaco che tanto impressionó gli artisti
del Grand Tour. Dal 2005 è sotto la tutela e la gestione del FAI: rappresenta
un unicum mondiale per la fusione armonica dell'opera dell'uomo con una natura
incontaminata (per info e orari FAI).
Se vi sono rimaste ancora un po' di
forze, non potete non passeggiare per le vie del centro: la chiesa di S. Maria
Maggiore e il Duomo meritano una visita!
Le tre ville sono un patrimonio
inestimabile e, per poterne apprezzare la bellezza, non basta un unico giorno. Sono andata più volte a Tivoli, dedicando una visita alla scoperta di
ciascuna residenza. Un consiglio: non andate a villa Adriana d'estate!Io sono
andata in una calda domenica di luglio e non c'era una parte del mio corpo che
non sudasse!Il periodo migliore è la primavera, quando le giornate si allungano
e un tiepido sole rende la vostra passeggiata piacevole.
Per villa d'Este, invece, informatevi
sulle aperture straordinarie serali: ho partecipato ad una di queste e il
fascino dei giardini e delle fontane illuminate è impagabile!
TIP
SANTUARIO di ERCOLE VINCITORE: è uno
dei maggiori complessi sacri di età repubblicana e venne costruito nel II
secolo a.C. con imponenti terrazzamenti a picco sul fiume Aniene, opera
mirabile del genio ingegneristico romano. Per la sua complessità architettonica,
estensione (oltre 3000 metri quadri) e per la compresenza di strutture
industriali, rappresentava uno snodo economico importantissimo per tutte le
popolazioni dell'Italia centro-meridionale. Dall'ottobre 2017, il Santuario ha
riaperto al pubblico, il sabato e la domenica su prenotazione e in occasione di
eventi promossi dal Mibact (per info e orari santuario di ercole vincitore).
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