Un viaggio in Turchia non può prescindere da qualche giorno in una località
balneare. La costa del Mediterraneo offre un litorale ricco di belle spiagge
sabbiose e cittadine dalla storia secolare. Ho deciso di trascorrere ad Antalya
qualche giorno, dopo essere stata ad Istanbul, per alternare un po’ di mare alla
visita delle rovine delle antiche città dell'Asia Minore.
Antalya è uno dei centri della Turchia ad essere cresciuto molto
rapidamente; la sua storia inizia con Attalo II re di Pergamo, che fondó la città
nel II sec. a.C.; oggi le testimonianze del suo antico splendore sono
conservate nel Kaleiçi, il quartiere antico, delimitato dalle mura romane.
Il porto vecchio di Antalya Foto di L. Frabotta |
Per prima cosa, parliamo di spiagge: l’unica situata in centro è la
Mermerli, all’interno dell’omonimo parco e accessibile dal ristorante Mermerli,
con ingresso giornaliero a pagamento. Allontanandosi dal centro, Konyaalti è
una lunga spiaggia ad ovest della città, in posizione scenografica tra le
scogliere e i monti del Beydaglari; alle sue spalle, una lunga passeggiata
ombreggiata da palme è animata da ristoranti e caffè. Il modo più semplice per
raggiungerla è il tram: si scende al capolinea e si prosegue per 5 minuti a
piedi. Se perdete il tram (passa ogni 20/30 minuti), non pensate di andare a
piedi: io l’ho fatto, credendo che fosse abbastanza vicino, e sono arrivata con
la lingua di fuori! L’altra spiaggia è quella di Lara, 10 km a sud-est, con una
sabbia finissima: la si può facilmente raggiungere con i dolmus che percorrono
Atatürk Cad.
Antalya è anche una cittadina molto carina da visitare per le vestigia del
suo passato. L’ingresso principale alla città vecchia è la Kalekapisi, la porta
del castello, e nelle sue vicinanze si trova la Saat Kulesi, una torre
selgiuchide con inserti di colonne romane in una sezione delle antiche mura.
Qui svetta anche lo Yivli Minare, il minareto scanalato del XIII secolo.
La Porta di Adriano, Antalya Foto di L. Frabotta |
Raggiunta Atatürk Cad, si aprono i tre archi della Porta di Adriano, altro
ingresso a Kaleiçi. In questa parte del quartiere vecchio si incontrano molte case
d’epoca ottomana, alcune delle quali trasformate in alberghi, negozi e
ristoranti. Il Kesik Minare, il minareto reciso, si trova in Hesapçi Sok: servì
da tempio, chiesa e moschea, come testimonia la presenza di capitelli romani e
bizantini. La Hidirlik Kulesi, una torre circolare di epoca romana, simbolo
della città, è il punto ideale per la vista sul golfo.
Vi dirò la verità: non sono una patita del mare e della tintarella, ecco
perché ho deciso di affittare la macchina per un paio di giorni e visitare anche
i dintorni di Antalya. Esistono in centro città moltissimi rent car, date
un’occhiata ai prezzi e vedete il più conveniente (la benzina costa poco!).
Le cascate Duden Foto di L. Frabotta |
Iniziamo il tour dalle affascinanti cascate Düden, a 10 km circa da
Antalya. Le cascate sono formate dal corso dell’omonimo fiume, di natura
carsica, e sono suddivise in due zone: quella superiore è un vero e proprio
parco (con ingresso a pagamento), un’oasi di verde dove trovare refrigerio
nelle calde giornate estive e passeggiare tra piscine naturali e giardini
pittoreschi; quella inferiore è la più affascinante: da qui si vede la cascata
che si getta direttamente nel Mediterraneo, con un salto di 40 metri di
dislivello. Questo spettacolo pazzesco si ammira al meglio dalla vicina
spiaggia.
Veniamo, poi, a tre siti archeologici che non potete assolutamente perdere:
Termessos, Aspendos e Perge.
TERMESSOS
Considerato una delle più belle attrazioni della Turchia, a 30 km a sud-est
di Antalya, l’antico sito di Termessos si trova in posizione suggestiva, a 1000
m sul livello del mare, immerso nel parco nazionale Güllük Dag Milli Parki.
Città pisidica, nel I sec a.C. siglò un trattato di amicizia con Roma; nel III
secolo d.C., in seguito ad un terremoto, venne abbandonata.
Il teatro di Termessos Foto di L. Frabotta |
L’esplorazione del sito è faticosa: dal parcheggio vi aspetta una salita
(su terreno accidentato!) di circa 20 minuti prima di raggiungere rovine di un
certo interesse. Oltre all’agorá e al tempio corinzio, all’odeon e al tempio di
Zeus Solymeus, gli sforzi saranno ripagati dalla vista del teatro, posto sul
fianco della montagna e delimitato da un lato da una profonda gola: in stile
greco, poteva ospitare 4200 spettatori.
ASPENDOS
A circa 45 km da Antalya, questa antica città della Panfilia è famosa per
il suo teatro, tra quelli meglio preservati dell’Asia Minore. La sua storia
inizia in epoca persiana e si conclude con l’abbandono nel XVIII secolo. Il
teatro venne eretto nel II secolo d. C. dall’architetto Zenone su modello
romano: il palco, le gradinate e il colonnato superiore sono intatti.
PERGE
Altra città della Panfilia, Perge (15 km da Antalya) fu uno dei maggiori
centri dei commerci; la maggior parte degli edifici rimasti risale al periodo
di dominazione romana. Poco prima del vero e proprio ingresso al sito si
trovano il teatro e lo stadio; il teatro, costruito dai greci sul fianco di una
collina, venne modificato dai romani: poteva ospitare 14000 spettatori su 42
ordini di sedili; lo stadio, a ferro di cavallo, è il più grande dell’Asia
Minore, con 12000 posti. Dall’ingresso, sono ancora ben visibili l’agorà, la
basilica di epoca bizantina e le terme.
TIP: portate con voi acqua, crema solare, un cappello e un ventaglio: i
siti sono allo scoppio del sole, senza nemmeno l’ombra di un alberello a darvi
refrigerio!
Se avete tempo e voglia, un altro sito che merita una visita è Side, un po’
più distante da Antalya, in posizione suggestiva sul mare.
E chi l’ha detto che nelle località di mare si deve solo prendere la
tintarella?
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