Se siete
amanti della montagna, dei castelli, del freddo pungente e della buona cucina
non potete perdervi la piccola ma preziosa Val d'Aosta!
La Valle d'Aosta è una
regione autonoma a statuto speciale, situata nell'Italia nord-occidentale, è la
più piccola e meno popolata d'Italia ma raccoglie una gran varietà di aspetti
linguistici, gastronomici, culturali e naturali, che la rendono una meta molto
interessante.
Il suo
eccezionale patrimonio naturalistico comprende i cosìdetti "Giganti
delle Alpi", il Monte Bianco (4.810 m), il Cervino (4.478 m),
il Monte Rosa (4.634 m) e il Gran Paradiso (4.061 m) che la rendono, di fatto, una delle mete più ambite per gli sport invernali. Presenta anche un gran
numero di chiese, castelli, monumenti romani e itinerari di fede lungo la via
Francigena.
Il mio soggiorno è stato solamente di qualche giorno e ho alloggiato, da amici, a Saint Vincent, una tra le
località più conosciute della Valle d’Aosta grazie al Casino de la Vallée
e alle splendide terme. Se passate per
cena da queste parti, c'è una stupenda osteria dove vi suggerisco di andare, "Trattoria degli Amici", che si trova proprio in una traversa del
corso, il vicolo j. Biavaz 11. È un piccolo locale, senza troppe pretese, ma con
una cucina locale abbondante e gustosa; il clima è rilassato
e casalingo ed il personale è molto cortese: vi suggerisco di prenotare perché è sempre
pieno. Abbiamo assaggiato tutti i piatti tipici nel menù, come la polenta
concia e la fonduta e devo dire che sono veramente deliziosi!
Castello di Fenis Foto di Arianna |
Tra una giornata sulla neve e una di relax alle terme, abbiamo deciso di trascorrere una giornata ad Aosta e dedicare un pomeriggio
alla scoperta dei castelli della valle.
In effetti
tra i castelli c'è solo l'imbarazzo della scelta: sul sito del turismo della regione potrete trovare tutte le informazioni utili. Dopo una piccola ricerca, abbiamo optato per quello che sembra essere uno dei più famosi e meglio
conservati della valle: il castello di Fenis. Il monumento unisce le
caratteristiche della fortificazione ai tratti distintivi della residenza
signorile; la maggior parte dei lavori di costruzione che ha portato il
castello ad assumere l'aspetto attuale, ebbe luogo tra il 1320 e il 1420
circa. L’edificio ha un importante apparato difensivo accanto ad eleganti
decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio dei Signori di
Challant fino al 1716.
Castello di Fenis, interno Foto di Arianna |
Visitare il
castello significa immedesimarsi nella quotidianità della vita di un castello
medievale, nonostante gli arredi del palazzo, stupendi, non siano quelli
originali. All'interno, nel cortile d'onore e in alcune stanze, ci
sono dei bellissimi affreschi del XV secolo. Il biglietto d'ingresso comprende la visita guidata effettuata dal personale in gruppi da 20 persone.
Per quanto
riguarda la giornata ad Aosta, devo dire che le ridotte dimensioni della città
aiutano senz'altro a godersela e a girarla tutta a piedi. Se
andate in macchina, parcheggiare è abbastanza semplice: ci sono numerosi
parcheggi a pagamento (strisce blu) a ridosso del centro storico, ad esempio a piazzale Plouves (e nelle vie limitrofe).
Aosta ha una storia molto
antica: fondata dai romani nel 25 a.C, venne chiamata Augusta
Praetoria, e per la sua importanza e le numerose testimonianze rimaste è
chiamata la Roma del Nord.
Ci siamo incamminati per le vie pedonali del centro, ricche di bei negozi, alla ricerca
della piazza centrale, un tempo dedicata a Carlo Alberto, oggi, invece, al noto
martire della Resistenza valdostana, Émile Chanoux, massacrato dai nazifascisti
nel 1944. È una piazza ordinata e austera, di forma rettangolare, circondata su
un lato da portici. Da qui partono le vie principali: via Jean-Baptiste de
Tillier, via Porta Prætoria, via Xavier de Maistre e viale Conseil des
Commis. Sulla piazza sorge il neoclassico municipio, costruito tra il
1835 e il 1841, che presenta nel prospetto principale le due sculture
raffiguranti i due fiumi di Aosta, la Dora Baltea ed il torrente Buthier, un
orologio ed una meridiana. Gli altri edifici della piazza sono: l'Hôtel
des États, eretto agli inizi del Settecento, l’ex Hôtel de la Couronne et de la
Poste, la dimora dello scrittore Xavier de Maistre e lo storico Caffè Nazionale,
sotto il porticato , risalente a metà Ottocento. Dalla piazza in pochi minuti abbiamo raggiunto Porta Pretoria, uno dei monumenti più importanti della città e, devo dire, davvero incredibile: era una delle quattro porte di accesso alla
città ed è, ad oggi , l’unica perfettamente conservata. La porta fu realizzata
durante la seconda metà del I sec d.C. e costituiva l’ingresso monumentale della
città romana di Aosta; si compone di due torri, un cortile interno ed è a tre fornici, il centrale riservato ai carri e i due
laterali ai pedoni.
Aosta, Teatro Romano Foto di Arianna |
Dalla porta
si arriva velocemente allo stupendo Teatro Romano, uno dei capolavori
dell‘architettura provinciale romana dell‘Alto Impero. La monumentale parete
traforata da arcate e da finestre è quanto si conserva della facciata
dell‘edificio, che si innalza per 22 metri. La cavea, la struttura destinata ad
accogliere il pubblico, era costituita da vari livelli di gradinate che
giungevano fino al terzo ordine di finestre del muro perimetrale. Ne restano i
sei gradini inferiori e i due più ampi vicini all‘orchestra, riservati ai seggi
delle personalità di rilievo. Di fronte alla cavea si ergeva l‘edificio
scenico, di cui rimangono solo le fondamenta. Si calcola che nel teatro aostano
potessero trovare posto alcune migliaia di spettatori.
Dal teatro abbiamo raggiunto la collegiata e il chiostro di Sant'Orso. L'edificio ha molteplice vicende
costruttive, a partire dagli inizi del V secolo, quando sorse un complesso
paleocristiano che comprendeva anche la chiesa cruciforme di S. Lorenzo.
Da segnalare
il bellissimo coro ligneo quattrocentesco, l’antica cripta e l’importante ciclo
di affreschi ottoniani (sec. XI) visibile nel sottotetto della chiesa e
sopratutto il bellissimo
chiostro, gioiello del complesso monumentale di Sant’Orso, cui si accede da un
androne aperto sulla destra della facciata. È considerato fra le più alte
espressioni della scultura romanica religiosa.
Chiostro di Sant'Orso Foto di Arianna |
Accanto abbiamo visitato anche la chiesa di San Lorenzo: oggi è sconsacrata ed
ospita mostre ed esposizioni. È una delle chiese più antiche di Aosta, risalente al V secolo, ed ospita la pietra tombale del vescovo Grato, patrono della Valle
d’Aosta. Nelle fondamenta i resti della basilica sono un’affascinante
testimonianza del passato della città: la struttura, a croce latina, sorge infatti
sulle tombe dei primi martiri cristiani, sepolti nell’area cimiteriale romana, che sorgeva a sua volta su di un insediamento funerario precedente.
Da qui abbiamo ripreso il corso verso piazza Chanoux per arrivare al Duomo, ma, nel
frattempo, è ora di pranzo e abbiamo un certo languorino: è un po'
tardi e non vogliamo perdere troppo tempo in un ristorante, così trovo una chicca, l'Officina
della Pasta, in via Sant'Anselmo 65, un piccolissimo negozio che fa pasta fresca e piccola gastronomia (di
gran qualità) a portar via ma ha anche una decina di posti a sedere (considerata l'esiguità dei posti e la grande richiesta, è possibile prenotare
e vi suggerisco di farlo). C'è un menù che con
una dozzina di euro ti permettere di mangiare antipasto, un primo piatto, un
dolce e l'acqua: semplicemente fantastico non solo per l'eccezionale rapporto
qualità prezzo, ma anche per la prelibatezza del piatti mangiati; ottima la
pasta, ottimi i condimenti e buonissimi i dolci, ma sopratutto eccezionalmente gentili i
proprietari. Se vi trovate ad Aosta passate assolutamente da loro!
Il
pranzo ci ha dato la giusta energia per proseguire e visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Criptoportico forense di Aosta. Quest'ultimo
è un edificio seminterrato, dalla forma a ferro di cavallo quadrangolare,
costituito da un doppio corridoio con volte, che aveva un’importante funzione
strutturale: serviva, infatti, a regolarizzare il dislivello dell’area ed era il
punto di congiunzione di due templi, dedicati rispettivamente all’Imperatore
Augusto e alla triade Giove, Giunone e Minerva. La Cattedrale di Santa Maria
Assunta è l’edificio religioso più importante e più antico di Aosta: fondato
alla fine del IV secolo, sorge nell’antica zona romana di Augusta Praetoria. La
struttura originaria fu modificata nell’XI secolo e da allora è rimasta uguale: custodisce all'interno un ciclo di affreschi coevo e pregiate vetrate
artistiche realizzate tra il 1400 e il 1500 e, sul pavimento, due preziosi
mosaici che risalgono al XII e al XIV secolo, con il ciclo dei mesi e i quattro
fiumi del Paradiso Terrestre descritto nella Genesi.
Caffè valdostano servito nella tipica grolla Foto di Arianna |
A questo
punto della giornata, sfiniti, facciamo un'altra passeggiata tra le
vie pedonali del centro per fermarci in uno dei bar vicini alla piazza
principale a prendere un caffè, dove ci siamo lasciati sedurre dal caffè
valdostano, un caffè lungo, servito bollente nella tipica grolla in legno, arricchito da grappa, genepì e
scorzette di arancia! Buonissimo!
A noi non rimane che avviarci alla macchina, ma se a voi dovesse avanzare un altro po'
di tempo, potreste visitare il Forte di Bard, una storica fortezza in
pietra a circa 50 km dalla città, inaccessibile dall’esterno, che già
agli inizi del VI secolo d.C. ospitava numerosi soldati che difendevano i
confini dell’Impero Romano.
Buon giro valdostano!
Grazie delle notizie, cercherò di fermarmi quando si programma una settimana bianca. La città deve meritare una visita. Sulla cucina assolutamente d'accordo: ottima!
RispondiEliminaUna sosta è d'obbligo!
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