Le città di mare hanno un fascino innegabile ed inspiegabile:
Lisbona non fa eccezione. La capitale portoghese si sviluppa su sette colline
(come Roma!) ed è attraversata dal fiume Tago: bei palazzi e monasteri
perfettamente conservati testimoniano il suo glorioso passato coloniale, mentre
i club e i ristoranti sulle sponde del fiume la rendono un centro dinamico e
moderno. Vi innamorerete delle sue incantevoli piazze, luogo di ritrovo dei
lisboetas, delle strette stradine, delle suggestive scalinate e dei suoi scorci
da cartolina.
Il Tago Foto di L. Frabotta |
Lisbona è una meta perfetta per un weekend in Europa: il suo
centro storico è abbastanza raccolto e lo si può comodamente girare a piedi,
salvo i continui sali e scendi che rendono obbligatorio l’uso dei mezzi
pubblici per raggiungere alcune zone. Anche l’aeroporto dista solo 7 km dal
centro (circa 30 minuti di tragitto) ed è ben collegato alla città grazie alla
metropolitana (linea rossa), all’aerobus 91 e a diverse linee di autobus.
TIP: la Lisboa Card è un’ottima soluzione per risparmiare sul
costo dei trasporti pubblici; esistono soluzioni da 1 fino a 3 giorni e potrete
spostarvi usando illimitatamente tram, autobus, metro ed ascensori.
Il Castelo de Sao Jorge Foto di L. Frabotta |
Che vi fermiate per un paio di giorni o per più a lungo, quali sono le
esperienze imprescindibili per vivere appieno questa città? Scopriamole
insieme:
Castelo de São Jorge: in qualsiasi punto della città vi
troviate, alzando lo sguardo lo vedrete, che si erge maestoso sulla collina
dove venne fondato il primo nucleo abitativo della città. La cittadella
medievale fu la dimora di molti sovrani per la sua posizione inespugnabile. Con
le imponenti mura merlate e i freschi giardini, il Castello è uno dei luoghi
più affascinanti della città: sedetevi su una delle panchine che trovate lungo
i viali alberati e godetevi lo straordinario panorama dei tetti di Lisbona e
del Tago a 360º.
Rossio: è il cuore pulsante della città, una piazza
caratterizzata da un motivo ad onde sulla quale si affacciano i dehors dei
caffè storici, il teatro nazionale Dona Maria II, in stile neoclassico, e la
Igreja São Domingos, usata dall’Inquisizione per le sentenze pubbliche; di
fronte alla chiesa, un monumento commemorativo ricorda l’inizio della cacciata
degli ebrei nel 1506. Poco lontano si trova il palazzo neomanuelino della stazione
del Rossio, con possenti ingressi rettangolari. I tanti bar della zona sono
famosi per servire il ginginja, un liquore alle ciliegie molto amato dai
lisboetas.
Mosteiro dos Jerónimos: il Monastero dei Gerolamiti doveva
essere il primo edificio visibile dalle navi in arrivo a Lisbona; Re Manuel I
diede inizio alla sua costruzione nel 1501, facendovi rappresentare le storie
di marinai e facendo decorare gli interni con ornamenti che ricordavano le
realtà esotiche dei nuovi luoghi conquistati. Al suo interno riposano molti
illustri personaggi del paese, come Vasco da Gama. Il monastero è il primo
esempio di quello che, nelle epoche successive, verrà chiamato “stile
manuelino”, un mix di gotico e rinascimentale, che ha consentito al monumento
di essere iscritto, nel 1983, nella lista del Patrimonio dell’Umanitá
dall’Unesco.
Nelle vicinanze, non potete rinunciare ad una sosta golosa
all’Unica Fábrica Pastéis de Belém, locale dove, dal 1837, si produce l’omonimo
dolce: una crostatina di pasta sfoglia farcita di crema pasticcera, servita
tiepida con una spolverata di zucchero a velo..buonissima!
La Torre Belem Foto di L. Frabotta |
Miradouros: ne avete mai sentito parlare? Sono dei suggestivi
punti panoramici, delle terrazze dalle quali si può godere di splendide viste
sulla città e sul Tago. I belvedere sono disseminati lungo tutti i sali scendi
che caratterizzano Lisbona, ma quattro sono assolutamente imperdibili: il
Miradouro da Graça, punto di ritrovo molto amato per l’aperitivo, dal quale si
ammira il castello e la Baixa; il Miradouro de Santa Luzia (Portas do Sol), che
si affaccia sul fitto mare di tetti e sull’intricato labirinto di vicoli
dell’Alfama; il Miradouro Senhora do Monte, il più alto punto panoramico della
città, un’intima piazzetta con una statua mariana e una cappelletta meta di
pellegrinaggio; il Miradouro de Santa Catarina, con un’ampia vista che dal
porto giunge quasi all’Oceano Atlantico.
TIP: da questi punti panoramici e passeggiando per i
quartieri della città, non potrete non notare splendide piastrelle colorate, le
azulejos, che decorano le pareti delle case, le panchine, gli archi e le
scalinate. I motivi decorativi sono un retaggio del periodo di dominazione
musulmana, infatti il nome deriva da al zulaique, termine arabo che
identififica una “piccola pietra lucida”. Splendida la parete con azulejos
della Chiesa di Santa Luzia, che raffigura Lisbona prima del terremoto che la
devastò nel 1755, che potete vedere dal Miradouro de Santa Luzia.
Elevador de Santa Justa Foto di L. Frabotta |
Electrico 28: è un’istituzione in città se avete voglia di
scoprirne tutti gli angoli del centro storico in maniera divertente ed
economica. Salite al capolinea del tram, trovate un posto a sedere e godetevi
il giro! Questo tram, così come gli altri a Lisbona, è in funzione da più di
cento anni, anche se molte linee storiche sono state soppresse per gli alti
costi di manutenzione.
Instituto dos Vinhos do Douro e Porto: situato nel Bairro Alto, questo locale molto spazioso, dalle pareti letteralmente ricoperte di bottiglie di porto, è una tappa obbligata per calarsi nella quotidianità della città. Infatti il porto, vino liquoroso prodotto esclusivamente da uve provenienti dalla regione del Douro, nel nord del Portogallo, è molto amato dai lisboetas che lo prediligono all’ora dell’aperitivo. Un consiglio: prima di degustarlo, assicuratevi di aver mangiato un boccone, altrimenti uscirete ubriachi come me, visto che non sono previsti snack di accompagnamento!
Bicchierino di porto all'Instituto dos Vinhos do Douro e Porto |
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