SUTRI: LE TRE COSE ASSOLUTAMENTE DA VISITARE

La zona della Tuscia è ricca di borghi che hanno mantenuto intatti i loro centri storici medievali; uno di questi è Sutri: sorge in posizione strategica, su di un rilievo tufaceo che domina la via Cassia. La grande vicinanza a Roma (circa 50 km), la rende una meta perfetta per una scampagnata o una gita fuori porta.

COME ARRIVARE: non esiste una stazione ferroviaria e, quindi, il modo più comodo per raggiungerla è la macchina: percorrendo la Cassia Bis, in circa un’ora si arriva a destinazione.

Il borgo di Sutri
Foto di Martina
L’antica Sutryum ancora oggi è ricca di testimonianze storico artistiche molto rilevanti, tanto che ha ricevuto nel 2003 dal Touring Club Italiano e dalla Regione Lazio la Bandiera Arancione come attestato di qualità turistica ed ambientale.

TIP, LE ORIGINI: leggenda vuole che il primo re italico fosse il dio Saturno, padre di tutti gli dei, il quale, stanziatosi nell’Italia centrale, vi fondó le città più antiche, tra cui Sutri. Proprio dal suo nome, che gli Etruschi pronunciavano Sutrinas, deriverebbe il nome della cittadina: oggi, sul suo stemma è ancora presente il dio a cavallo con un fascio di spighe.

Cos’è assolutamente imperdibile in un giro in questo splendido borgo?
 
L'Anfiteatro romano
Foto di Martina
-Parco Naturale Regionale Antichissima città di Sutri: istituito nel 1988, è un parco unico nel panorama delle aree protette, non solo del Lazio. I suoi sette ettari si estendono tra le falde dei Monti Cimini e dei Monti Sabatini, a corona del bacino lacustre del lago di Bracciano. Il parco si sviluppa su un acrocoro tufaceo, nella cui parte sommitale si trova Villa Savorelli, (sede del parco), dallo splendido giardino all’italiana del XVII secolo, mentre nella parte di fondovalle, a ridosso dell’ingresso al centro urbano, si trovano alcuni dei siti archeologici più importanti della Tuscia: l’Anfiteatro, la Necropoli e la Chiesa della Madonna del Parto (o Mitreo). L’Anfiteatro, di pianta ellittica e ricavato direttamente nel tufo di una collina, risale all’epoca romana, databile tra la fine del II sec. a.C. e il I sec. d.C., e poteva ospitare 9000 persone. La Necropoli consiste di 64 tombe di età romana, scavate interamente nella parete tufacea, disposte su più livelli; nel corso dei secoli hanno subito continui processi di alterazione e manomissioni. La Chiesa della Madonna del Parto è un unicum: scavata interamente nel tufo, inizialmente era una tomba etrusca trasformata in luogo di culto mitriaco, per poi divenire chiesa cristiana, dedicata dapprima a San Michele Arcangelo, e poi alla Madonna con il Bambino (Madonna del Parto): racchiude oltre 2600 anni di storia (per la visita, rivolgersi alla biglietteria dell’Anfiteatro).

Giardino all'italiana di Villa Savorelli
Foto di Martina
-Cattedrale di Santa Maria Assunta: simbolo di Sutri, è il risultato di varie trasformazioni, occorse dal periodo medievale fino al 1753, anno dell’ultimo intervento. Consacrata nel 1207 da papa Innocenzo III, della struttura medievale rimane il campanile in tufo, il pavimento cosmatesco della navata centrale, la cripta e alcuni elementi della facciata;all’interno è conservata la preziosa Tavola del Cristo Benedicente (XIII secolo), una copia dell’Acheropita del SS. Salvatore, conservata nel Sancta Sanctorum a Roma.

-Museo di Palazzo Doebbing: è ospitato in quello che, fino al 1986, fu il palazzo vescovile della diocesi di Sutri; dopo un periodo di abbandono, tra il 2010 e il 2018 fu oggetto di una grande opera di ristrutturazione, voluta dalla diocesi di Civita Castellana e finanziata dalla Regione Lazio. Il palazzo è intitolato a monsignor Doebbing, vescovo illuminato di Sutri e Nepi dal 1900 al 1916: oggi, grazie alla sua superficie di oltre 1000 metri, articolata su tre livelli, ospita il Museo di arte antica e di arte sacra, e mostre temporanee (fino a gennaio 2020 è in corso Dialoghi a Sutri).
 
Pavimento cosmatesco della Cattedrale
Foto di Martina
Ovviamente, non può mancare un giro per i vicoli del centro, dove il tempo sembra essersi fermato al Medioevo, tra palazzetti storici, piccole chiese e scorci senza tempo.

Vi sembrano dei buoni motivi per fare una puntata a Sutri?

2 commenti:

  1. Gradevole, come sempre, il racconto di questa nuova meta. Sutri è una cittadina densa di cultura e di scoperte artistiche, oggi più che mai valorizzate da un sindaco come Sgarbi. Nel blog, in forma piana e sintetica scaturisce un forte invito a vivere Sutri almeno per un giorno.

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    1. Grazie caro Reporter: Sutri può essere un'ottima meta in questi giorni di grande caldo per sfuggire alla calura cittadina!

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