CUCINA LIBANESE: UN VIAGGIO NEI SAPORI MEDIORIENTALI

La cucina libanese è una delle espressioni più alte della cucina mediorientale, molto varia ed influenzata dalla tradizione arabo-musulmana: ciò si nota dalla prevalenza nell’uso della carne di agnello, della frutta secca, specialmente mandorle e pinoli, di condimenti a base di succo di limone e di molte spezie ed erbe aromatiche, tra cui primeggia la menta, usata per dare freschezza a tante portate. Ciò che contraddistingue questa raffinata cucina è la selezione di antipasti che precede le portate principali: le mezze sono un vero e proprio rito per i libanesi!
 
Le mezze del Mezè Bistrot
Foto di Martina
Iniziamo il nostro viaggio gastronomico dall’hummus, una crema a base di ceci e semi di sesamo, aromatizzata con olio di oliva, aglio, succo di limone, paprica, semi di cumino e prezzemolo tritato che si dice sia stata inventata proprio in Libano; viene servita fredda, accompagnata dalla pita, un pane di forma rotonda e piatta, senza lievito, simile a quello che trovate al ristorante greco. L’hummus puó accompagnare anche piatti a base di carne o verdure. La baba ghanoush è una purea di melanzane affumicate e spezie, servita fredda come l’hummus e, come questa, può essere servita come antipasto insieme al pane pita, oppure accompagnare le portate principali. Altro simbolo del Libano sono i falafel, polpette di legumi preparate con ceci, fagioli e fave (ma esistono altre varianti), che vengono poi speziate e insaporite con cipolla, aglio, coriandolo e cumino e successivamente fritte; non vengono servite solo nei ristoranti ma si trovano anche nei take away di tutto il Medio Oriente e, per questo, sono lo street food per eccellenza. Altro piatto molto amato è il taboulé, un’insalata di burgul, pomodori e cipolle, insaporita con prezzemolo e menta, condita con olio di oliva e limone; molto fresco e sfizioso, il taboulè è perfetto per l’estate, e può essere servito come antipasto, contorno o portata principale. Il kibbeh è il piatto nazionale libanese, composto da crocchette di carne d’agnello mischiate a burgul, cipolle e spezie. Ne esistono diverse varianti regionali e possono essere sia cotte al forno che fritte, accompagnate da varie salse, tra cui quella di yogurt. Altra specialità è la cosiddetta pizza libanese, manāqīsh b’zaatar, una focaccia sottile di forma rotonda, insaporita con una miscela di spezie e farcita con vari ingredienti, come carne o formaggio; viene, poi, tagliata a fette proprio come la pizza.
 
Pollo di Gerusalemme, Mezè Bistrot
Siete curiosi di assaggiare tutte queste prelibatezze? A Roma, in zona Monteverde, vi consigliamo  Mezè Bistrot, un locale accogliente dove poter immergersi nei sapori e negli odori mediorientali: che sia per un aperitivo o per cena, ne rimarrete entusiasti. Il nome già fa capire qual è il cavallo di battaglia: le mezze, monumento nazionale in Medio Oriente e in tutto il nord Africa, un rito che l’Impero Ottomano ha esportato in tutti i paesi conquistati. In cucina i proprietari, Daniela ed Elwis, si concedono qualche piccola licenza, inserendo nel menù piatti della tradizione giudaico romana, specialità cingalesi e ricette nate dal loro estro.
Per iniziare, ci siamo deliziate con l’hummus, con le melanzane agrodolci dell’antica Persia (fritte con melassa di melograno, miele e limone) e con i falafel; come portate principali abbiamo mangiato il kebab shawarma, pollo marinato nelle spezie, tagliato a strisce sottili e servito con riso, hummus, insalata e salsa yogurt, e il pollo di Gerusalemme, un galletto riempito di riso basmati, cannella, pinoli, cipolla e carne di vitella. 
Vi abbiamo convinto? Fateci sapere la vostra esperienza!

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