BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA

Per la prima volta in Italia arrivano direttamente dalla Tate Gallery di Londra 45 opere tra dipinti, disegni ed incisioni di Lucian Freud e Francis Bacon, le due punte di diamante del movimento pittorico conosciuto come Scuola di Londra; la mostra al Chiostro del Bramante affianca i due giganti della pittura contemporanea ad altri artisti che hanno attivamente preso parte alla School of London: Micheal Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego.

The Dance, Paula Rego
Questo movimento pittorico figurativo è nato nella capitale inglese nel secondo Dopoguerra, raggruppando pittori eterogenei, immigrati in Inghilterra per diversi motivi, che elessero Londra come città ideale per vivere, lavorare e studiare: l’irlandese Bacon vi arrivó quindicenne, Freud e Auerbach vi trovarono rifugio scappando dal regime nazista tedesco, il norvegese Andrews frequentò qui la scuola d’arte (dove incontrò Freud) così come la portoghese Paula Rego, mentre Kossoff nacque proprio a Londra ma da genitori ebrei russi. Al centro dei loro dipinti emerge prepotente la cruda realtà, che è insieme ispirazione, soggetto e strumento, fino a diventare vera e propria ossessione. I temi affrontati sono innumerevoli: gli anni della guerra e del dopoguerra, storie di immigrazione e miseria, ma anche di desiderio di cambiamento e di riscatto sociale; la natura umana è immortalata sulle tele di questi artisti in tutta la sua fragilità e vitalità, senza filtri. Probabilmente, è proprio questa volontà di raccontare l’esistenza così com’è a colpire maggiormente il visitatore, in un’epoca in cui sono i filtri che mettiamo tra noi e la realtà a farla da padroni.

Boy Smoking, Lucian Freud
Con un approccio cronologico e tematico, le opere di questi artisti ritraggono esistenze e luoghi scandagliati nella loro crudezza: i quadri di Bacon divorano lo spazio, catapultando chi li osserva in una Londra tetra e viziosa, quella del gioco d’azzardo, dei fiumi d’alcol e della promiscuità sessuale; balza subito agli occhi la differenza con i dipinti di Freud, in cui la luce è protagonista, insieme alla figura umana in quanto tale, ritratta in una nudità ben lontana da quella classica.

Non si potrà non rimanere storditi da queste opere che mostrano una spiccata capacità nel fissare sulla tela sguardi e anime, con un’osservazione che travalica ogni idea canonica di bellezza.

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