Con l’arrivo delle belle giornate la voglia di prendere la macchina per
passare qualche ora all’aria aperta si fa sempre più forte. Ho da poco scoperto
che a soli 70 km da Roma, in provincia di Rieti, si trova uno dei borghi più
belli d’Italia, Castel di Tora; non resta che mettersi in macchina!
TIP: nel 2001 è nata l'associazione I borghi più belli d’Italia che si
prefigge la salvaguardia di tutti i paesi e le frazioni che, trovandosi fuori
dai principali circuiti turistici, rischiano di essere dimenticati ed
abbandonati.
“Il presepe sull’acqua”, così è chiamato questo suggestivo borgo, si trova
in una posizione quantomai scenografica, arroccato su un promontorio che si
allunga sulle rive del lago artificiale del Turano, circondato da boschi
puntellati dalle ginestre e guardato a vista dalla vetta del monte Navegna.
#UN PÓ DI STORIA: il lago del Turano è un invaso artificiale, creato
sbarrando il corso del fiume Turano nel 1938 con una diga alta più di 70 metri;
l’opera è stata creata per la produzione di energia idroelettrica e per evitare
le inondazioni della vicina piana di Rieti.
La Fontana del Tritone Foto di Martina |
Parcheggiata la macchina in uno dei tanti posteggi che si incontrano ai
piedi del borgo, una dolce salita porta alla piazza principale. Lungo di essa
troverete tanti belvedere da dove poter ammirare scorci del lago.
Caratteristici di questo paesino di poco meno di 300 abitanti sono gli stretti
vicoli disseminati di archi, collegati con scalinate e passaggi. Gli edifici
sono in pietra locale a vista con coperture in legno, rivelando tipologie
tipiche dell’architettura rurale medievale. All’XI secolo risale la torre
poligonale dell’antica fortezza, costruita su una roccia a strapiombo, mentre
sono del XV secolo le torrette che si incontrano, spesso inglobate nelle case,
ciò che rimane dell’antica cinta muraria. La piazza principale di Castel di
Tora è dominata dalla chiesa barocca dedicata a San Giovanni Evangelista che
conserva affreschi del Cinquecento, e dalla Fontana del Tritone, costruita nel
1898.
La Cascata delle Vallocchie Foto di Martina |
#IL BORGO FANTASMA DI ANTUNI: la Rocca di Antuni, in cima all’omonimo
colle, si trova a pochi chilometri da Castel di Tora, collegata alla terraferma
da un istmo. La sua fondazione risalirebbe all’XI secolo; durante la Seconda
Guerra Mondiale, nel 1944, un errore di mira di un pilota di caccia colpì
l’abitato, provocandone il completo abbandono. Negli anni ’90 sono cominciati i
restauri che hanno permesso agli appassionati di escursionismo di riscoprirlo.
Le antiche mura, il Palazzo del Drago e altri edifici storici sono stati recuperati
e si possono visitare esternamente. Proseguendo per circa un chilometro si
giunge al suggestivo Eremo di San Salvatore che, da uno sperone roccioso a
picco sulle acque, domina il lago.
TIP: la visita al borgo fantasma e all’Eremo di San Giovanni si può fare
solo tramite l’Associazione Camminando Con:
contattatela con qualche giorno d’anticipo per pianificare la vostra
escursione.
Tutto questo salire e scendere mette appetito: ho scovato per caso questo
locale molto carino, I Sapori del Borgo, con tavoli vista lago. I piatti sono
tipici del territorio, con prodotti a chilometro zero; non alzatevi da tavola
senza aver assaggiato gli strigliozzi, pasta a base di acqua e farina, dal
formato simile a quello delle fettuccine, a cui è dedicata una sagra la prima
domenica di ottobre.
Per completare la visita di Castel di Tora non può mancare una passeggiata
per raggiungere la vicina Cascata delle Vallocchie, altro simbolo del borgo; la
si raggiunge agevolmente, una volta lasciata la macchina all’imbocco del sentiero,
con una semplice camminata di circa 20 minuti. La cascata, posizionata in una
gola, non ha una portata maestosa ma è piacevole fermarsi a sentire lo
scrosciare dell’acqua, circondati da una vegetazione rigogliosa.
Prima di rientrare, a soli 13 chilometri, si trova Rocca Sinibalda, altro
borgo medievale dominato da uno dei castelli più affascinanti d’Italia.
Monumento nazionale dal 1928, è stato costruito intorno all’anno Mille, ma è
nel Rinascimento che l’architetto senese Baldassarre Peruzzi gli conferisce
l’aspetto attuale di potente fortezza militare e palazzo nobiliare.
TIP: mi sono imbattuta per caso (sbagliando strada, lo ammetto!) nel
paesino di Posticciola, frazione di Rocca Sinibalda. Se avete tempo,
passeggiate per questo piccolo borgo pieno di arte: tutti gli sportelli
metallici dell’acqua e del gas sono dipinti con animali e fiori, e lungo i
vicoli potrete conoscere la storia della civiltà contadina grazie ad un
interessante museo diffuso.
Sia Castel di Tora che Rocca Sinibalda sono due tappe del Cammino di San
Benedetto, un itinerario di 300 chilometri che si snoda nel cuore dell’Italia,
unendo i più importanti luoghi benedettini.
Quanta arte e che meravigliosi posti si nascondono proprio dietro l’angolo!
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