LA TRADIZIONE GASTRONOMICA DI VERONA: UN ITINERARIO DEL GUSTO


Il Veneto - chi lo vive, o chi lo ha visitato lo sa - ha una tradizione enogastronomica ricchissima. E’ una terra dove la biodiversità e la varietà la fanno da padrone, basti solo pensare al fatto che ospita, in un sol territorio, mare, fiumi, laghi e montagne.
Ogni provincia ha una tradizione a sé, fatta di varietà di vini e pietanze. Ma quali sono le specialità che bisogna assolutamente assaggiare a Verona?
In questo articolo proponiamo una Top Five di piatti tipici di Verona, che non possono assolutamente mancare in un itinerario del gusto in questa città.

CHI SIAMO?

Prima di addentrarci nel mondo della gastronomia veronese, ci presentiamo: Samu e Marghe, in arte i Dovesiba, viaggiatori itineranti che condividono due bellissime regioni.
Lui di Verona, lei di Napoli, insieme uniamo l’Italia dal Nord al Sud, scoprendo un morso alla volta tutte le meraviglie del nostro bel paese.
Amiamo girovagare, quindi se andrete a sbirciare il nostro blog di viaggi, troverete tanti interessanti itinerari home made, in cui ogni giorno si cambia posto!

POSIZIONE #5: RISOTTO AL TASTASAL

Iniziamo questa rassegna gastronomica con uno dei must delle feste e sagre di paese: il risotto al tastasal.
Questo risotto, condito con l’ingrediente principale, il tastasal, un impasto di carne fresca di maiale macinata, nasce per un’esigenza, diciamo, pratica!
Secoli fa, le massaie della bassa veronese utilizzavano questo primo impasto, con cui avveniva la preparazione di soppressa e salamelle, per “tastare”, ovvero provare, se era giusta la salatura della carne del maiale.
Questa antica abitudine ha dato vita ad un piatto gustosissimo e di facile preparazione, che anche noi ci divertiamo a riproporre durante le cene con gli amici.

POSIZIONE #4: PASTISSADA DE CAVAL

Si narra che a Verona, in due giorni di fine estate del 489 d.C. si consumò una furiosa battaglia tra il re d’Italia Odoacre e l’ostrogoto Teodorico, infine vincitore.
Lo scontro lasciò sul campo di battaglia numerosi cavalli, che furono utilizzati per sfamare il popolo, impoverito dalla battaglia. Per conservare al meglio la carne, venne fatta macerare nel vino cotto, con l’aggiunta di numerose spezie.
Nacque, così, uno dei piatti più gustosi della tradizione gastronomica veronese, la pastissada de caval, una sorta di spezzatino consumato con l’immancabile polenta.
La storia di questo piatto è descritta, addirittura, in alcune formelle del portale della Basilica di San Zeno!

POSIZIONE #3 BIGOLI COL MUSSO

I bigoli
A Verona la pasta è uno dei cibi più consumati e in tantissime varietà. Ma c’è un tipo di pasta fresca all’uovo, più grossa del taglio degli spaghetti e rigorosamente home made, la cui fortuna è legata a molti piatti tipici della città scaligera: i bigoli.
Anche se i bigoli a Verona si condiscono con tantissimi e appetitosissimi sughi, il nostro preferito resta da sempre i bigoli col musso.
Si tratta dello stracotto d’asino - o musso, in dialetto - ovvero uno spezzatino che viene usato sia nei primi piatti, che nei secondi, sempre accompagnato da polenta.

POSIZIONE #2: TURTELIN DE VALÉS

Chi non ama i tortellini? Sono uno di quei piatti che, a seconda di dove sono preparati, fa assaporare la tradizione del luogo.
A Valeggio sul Mincio, una cittadina a circa 20 km da Verona, si coltiva da tempi antichi la tradizione dei tortellini, che assumono un carattere unico.
In dialetto agnolin, sono realizzati con una sottilissima pasta all’uovo con ripieno di carne e di solito sono consumati con una leggera spadellatura di burro e salvia.
Per approfittare dei bellissimi dintorni veronesi, consigliamo di vedere Valeggio e la sua perla nascosta, Borghetto, il piccolo borgo dei mulini..ed assaggiare il nodo d’amore, come viene chiamato il tortellino valeggiano.

POSIZIONE #1: LESSO CON PEARÁ

Lesso e peara
In una classifica dei piatti tipici della tradizione gastronomica veronese, non poteva mancare quello che unisce a tavola le famiglie, soprattutto in periodo natalizio.
Stiamo parlando della pearà, una salsa fatta con pane grattuggiato, brodo e midollo di bue, reso speciale dalla massiccia aggiunta di pepe, che da anche il nome al piatto.
Anche se l’aspetto non è dei più invitanti, il gusto che si propaga al primo assaggio, vi farà tornare bambini! Si, perché questo è il classico piatto che le nonne veronesi tramandano di generazione in generazione.
Le carni lessate, utilizzate per preparare il brodo, fanno da accompagnamento..piatto povero, ma gustoso!
Abbiamo scelto di chiudere la classifica con il lesso con pearà, perché secondo noi è quello più rappresentativo della tradizione locale.

BONUS TRACK: LO SPRITZ A VERONA

Potevamo mica finire questo itinerario del gusto, senza parlare del mitico Spritz?
Nonostante non sia un drink originario di Verona - il vero, in effetti, è padovano - questo cocktail da aperitivo è diventato quasi un’icona per identificare gli happy hour veneti.

Spritz
Foto di DovesiBa
Prosecco, Aperol e tonica, a Verona si gusta anche nella versione “sprizzato bianco”: vino bianco e acqua gasata, ricordando in origine quello di invenzione austriaca, per diluire i vini veneti, considerati troppo forti!
Noi, in città, non ci facciamo mai mancare lo spritz del bar Archivio, un’oasi dei cocktail, dove gustare anche altre rielaborazioni ed invenzioni dei proprietari del locale.

Il nostro itinerario si conclude qui, vi aspettiamo a Verona per assaporare dal vivo queste prelibatezze e, se vi siete incuriositi, potete sperimentare un virtual tour veronese by DovesiBa!


A presto, Samu&Marghe

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