Nel cuore di
Trastevere, uno dei quartieri più frenetici e caratteristici di Roma, si apre
un’oasi di tranquillità e pace sconosciuta ai più: l’Orto Botanico.
Ci troviamo fra via
della Lungara e il colle del Gianicolo, in un’area di 12 ettari che, ai tempi
dell’antica Roma, era denominata Horti Getae. Oggi fa parte del sistema dei
Musei della Sapienza Università di Roma.
Se avete bisogno di
immergervi in una natura rigogliosa e volete scovare qualche curiosità, questo
è il posto che fa per voi: passeggiate tra le oltre 3000 specie vegetali qui
presenti e date un’occhiata ai reperti archeologici e alle fontane monumentali
disseminate lungo i viali.
#UN PÓ DI STORIA:
l’orto botanico venne inizialmente istituito da papa Niccolò III nella seconda
metà del XIII secolo all’interno dei Giardini Vaticani. Nel 1660 papa
Alessandro VII volle che l’Università avesse un suo orto botanico, posto sul
Gianicolo; nel 1820 venne spostato nel giardino di Palazzo Salviati alla
Lungara. Dopo l’Unità d’Italia, nel 1873, venne nuovamente spostato nel
giardino dell’ex convento di San Lorenzo, a via Panisperna, per poi trovare la
sua sede definitiva nei giardini di Palazzo Corsini nel 1883, quando passò
nelle mani dello Stato Italiano.
Il Roseto Foto di Martina |
TIP: biglietto di
ingresso intero 8€, ridotto 4€ (6-11 anni, 65+ anni, soci FAI), gratis
(0-5 anni, diversamente abili, dipendenti e studenti della Sapienza Università
di Roma).
345 alberi monumentali
ultrasecolari di 130 specie diverse vi offriranno riparo dalla calura estiva;
il bosco di bambù, una tra le collezioni più ampie d’Europa, vi affascinerà con
i suoi giochi di luci e d’ombre; i colori del roseto, con le sue 250 varietà di
rose, colpiranno il vostro sguardo. Seguite il rumore dell’acqua per scoprire le
fontane storiche: la Fontana dei Tritoni, realizzata nel 1742, con al centro un
gruppo in travertino raffigurante due tritoni che sorreggono un canestro di
fiori e frutta; le cosiddette Quattro Fontane, distribuite in asse lungo la
parte piana dell’orto; la Scalinata delle Undici Fontane, iniziata su progetto
dell’architetto Fuga nel 1742, composta da una scalinata con cinque vasche
digradanti dalle quali sgorgano undici getti d’acqua.
La Fontana degli Undici Zampilli Foto di Martina |
Perdendosi tra i
profumi e le fioriture, si incontrano molte serre che preservano ricche
collezioni. La Serra Francese, chiamata così perché costruita tra il 1883 e il
1884 dalla ditta Mathian di Lione, ha una struttura di centine in ferro
curvato, decori in ferro battuto e vetri sovrapposti, e racchiude centinaia di
succulente; la Serra Tropicale ospita oltre 200 specie di ambienti tropicali e
subtropicali, organizzate in aree, ciascuna delle quali dedicata ad una
particolare tematica; la Serra Corsini, del XIX secolo, è la prima serra calda
realizzata nel giardino di Palazzo Corsini; infine, la Serra Monumentale,
costruita nel 1877 sempre dalla ditta Mathian, ospita una cospicua collezione
di piante carnivore.
Il fiore all’occhiello
dell’orto botanico è il Giardino Giapponese, realizzato secondo il modello del
Kayushiki Teien, il Giardino da Passeggio, con giochi d’acqua, piccole cascate
e due laghetti. Ad Aprile l’hanami, la fioritura dei ciliegi, è uno spettacolo
da non perdere per vivere questa magia senza dover prendere un aereo!
Il Giardino Giapponese Foto di Martina |
TIP: il termine hanami
in giapponese descrive l'usanza di godere e gioire della fioritura primaverile.
L’Orto Botanico è
aperto tutti i giorni dell’anno, quindi non avete scuse: dovete assolutamente
trovare un ritaglio di tempo per andare a scoprire questo angolo di Roma!
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