Un menù tutto romano per viaggiare tra i sapori della
capitale.
“Nun se vive de solo
amore, ce vole pure ‘na carbonara!”
[Aforismi romani]
Roma non è solo Colosseo,
Fori Imperiali e Basilica di San Pietro. Roma non è solo film di Alberto
Sordi, detti della Sora Lella e gatti tra i resti dell’antica civiltà. Roma
non è neanche solo stornelli, mercati rionali e vino a fiumi. Roma è
anche (e soprattutto) tanto buon cibo della tradizione.
Ciao a tutti, siamo Giulia e Chiara di Kilometri a Colazione. Siamo romane
doc e oggi vogliamo farvi fare un viaggio diverso tra le strade della
nostra amata Roma: un viaggio a suon di piatti della tradizione romana!
La cucina tradizionale romana è conosciuta per essere molto saporita per l'uso di ingredienti dal gusto deciso come pecorino, guanciale e pepe nero.
Sono gli stessi ingredienti a rendere la cucina romana molto legata ai prodotti
poveri della terra, quelli che derivano dalla cultura contadina di un tempo e
che tuttora la fanno da padrone nelle cucine di tutti i romani veraci. Per
darvi un’idea di come noi romani riusciamo a mischiare i sapori in
piatti sempre diversi, abbiamo studiato un menù pieno di piatti
tipici. Iniziamo subito!
·
Scarpetta
Scarpetta Foto di Kilometri a Colazione |
È vero, è vero: la scarpetta si fa quando, finito il piatto, si vuole mangiare
tutto il sugo che resta! Ma noi abbiamo trovato un ristorante a Roma (Saltimbocca,
Via di Tor Millina 5; in questo periodo complesso hanno tolto dal menù il
piatto ma ci hanno promesso che, appena le cose andranno meglio, lo
rimetteranno!) che offre la scarpetta come antipasto: un enorme piatto
diviso in 5 spazi che ospitano 5 sughi diversi della tradizione romana e un chilo di pane dei castelli romani per mangiarli in perfetto stile “scarpettaro”!
I sughi che si trovano sono: trippa al sugo, sugo di polpette, sugo
all’amatriciana, sugo all’arrabbiata, sugo alla cacciatora e altri. Dire che è
da leccarsi i baffi è poco!
·
Gricia
Come primo, non potevamo non proporre la pasta alla gricia: un quintale di guanciale croccante che con il suo sughetto grasso avvolge la pasta cotta al dente e, insieme, vengono abbracciati da una cremina sofficissima di pecorino romano e pepe. È obbligatorio sporcarsi la faccia e la maglietta mentre si mangia!
La Gricia |
·
Minestra broccoli e arzilla
Per i più attenti alla linea che già
storcevano il naso leggendo “gricia”, ecco una minestra tradizionale sana e
gustosa. L’arzilla, in dialetto romano, è la razza ed è uno dei due
protagonisti di questo piatto, insieme al broccolo romano. Si prepara facendo
un soffritto classico a cui si aggiunge il pesce e dell’acqua per preparare la
base liquida della minestra. A parte, si cuoce il broccolo in un fondo di
soffritto e dei pomodori pelati; si aggiunge il brodo di pesce filtrato e
infine gli spaghetti. Buona, economica e saporita.
·
Abbacchio a scottadito
Tra i secondi
più conosciuti della cucina romana c’è senza dubbio l’abbacchio a scottadito.
Si tratta di un piatto molto semplice, composto da costolette di abbacchio
(agnello da latte) condite con olio, rosmarino, aglio, sale, pepe e cotte sulla
piastra. Il piatto si chiama “a scottadito” perché le costolette vanno mangiare
bollenti e…con le mani!
·
Trippa alla romana
Già stavamo
sentendo i mormorii di chi non ama il sapore forte dell’agnello o di chi non sopporta
l’idea di mangiare un agnello da latte. Proprio per questo, abbiamo pensato di
inserire in questo menù anche la trippa alla romana. Il piatto si prepara
con una parte povera del bovino, la trippa. Questa viene fatta cuocere con
guanciale, aromi e salsa di pomodoro e infine arricchita con tanta mentuccia e
pecorino romano. Un piatto povero che è diventato un must della tradizione
romana.
·
Puntarelle alla romana
Per accompagnare
i secondi del menu romano, ecco un contorno fresco e saporito. Le puntarelle sono
i germogli di una tipologia di cicoria catalogna e si mangiano sia cotti che
crudi. Per questo contorno “alla romana”, le puntarelle crude vengono condite
con alici, olio, aglio e aceto.
·
Crostata di visciole
Crostata di visciole |
Concludiamo in
bellezza una tipica cena romana con la crostata di visciole, un vero classico
delle nonne di Roma. La visciola è un frutto molto particolare, a metà tra la
ciliegia e l’amarena; ha un sapore intenso e acidulo, che si accompagna bene
al sapore dolce della pasta frolla della crostata. Un modo perfetto per
chiudere in bellezza qualsiasi pasto (con un buon caffè vicino, ovviamente!).
A pancia piena, siamo giunti alla fine di questo viaggio
culinario nella nostra bella Roma. Quando farai un giro nella capitale, non
dimenticare di assaggiare questi piatti deliziosi. E se vorrai consigli su
ristoranti e locali dove mangiare bene (senza turisti americani e tedeschi!),
ci puoi contattare su instagram
o via email a kmacolazione@gmail.com
per chiederci tutto ciò che desideri.
Buon viaggio e buon appetito!
Giulia&Chiara
Kilometri a Colazione
Nessun commento:
Posta un commento