La tranquillità nel cuore della Sabina
La zona della Sabina, a nord est di Roma, racchiude un paesaggio boschivo
ricco di viti ed ulivi, puntellato da castelli risalenti al periodo
altomedievale, disposti sulla cima di dolci colline. Lungo la via Salaria, la
strada che collega la Capitale alla Sabina, si incontrano caratteristici
borghi, come Castel di Tora e Rocca Sinibalda e luoghi di
raccoglimento spirituale, come l’Abbazia di Farfa.
Oggi vi voglio parlare di un altro bel borgo medievale della zona,
Monteleone Sabino, adagiato sulle propaggini meridionali dei Monti Sabini, in
un territorio attraversato dal fiume Farfa.
TIP: da Roma si raggiunge in circa un’ora di viaggio (62 km).
Le sue origini vanno indietro nei secoli, al periodo della popolazione
italica dei Sabini che qui aveva fondato la città di Trebula Mutuesca, divenuta
poi municipium romano.
TIP: ancora oggi presso la Valle Pantano è possibile vedere i resti di un
imponente anfiteatro romano, realizzato a partire dal I secolo a.C., quando
l’intera Sabina era stata conquistata dall’avanzata delle truppe romane.
Una passeggiata nel centro storico altomedievale di Monteleone vi farà
capire come la sua storia si intrecci fortemente con quella di Santa Vittoria.
Il suo culto unisce idealmente Monteleone con Subiaco, Farfa e Bagnoregio, solo
per citare alcuni paesi del Lazio, spingendosi fino all’Abruzzo, alle Marche e
al Piemonte.
Il Santuario di Santa Vittoria Foto di Martina |
Nell’antica città di Trebula Mutuesca il 18 Dicembre del 253, Vittoria
venne martirizzata: leggenda vuole che la santa liberò la zona dalle minacce di
un drago facendo convertire la popolazione al cristianesimo, ma venne uccisa
quando si rifiutò di adorare la dea Diana.
Il Santuario a lei dedicato nella Valle Pantano celebra la devozione che,
per secoli, l’ha vista protagonista. La maestosa costruzione di epoca romanica
sorge su di un’altura, circondata da un piazzale a giardino. La chiesa,
consacrata nel 1171 e rimaneggiata nel XV secolo, è uno dei più pregevoli
esempi di architettura romanica in tutto il Lazio. Dalla navata centrale si
accede alle catacombe dove fu sepolta Santa Vittoria e sulle quali sembra sia
stato realizzato un primo edificio religioso già nel IV secolo.
La cosa che più vi colpirà ad un primo sguardo sarà il candore della
facciata, realizzata interamente in marmo bianco e pietra. Ad un’osservazione
più attenta, non vi sfuggiranno i bellissimi girali d’acanto che decorano il
portale d’ingresso.
TIP: tutta la zona del reatino e quindi anche Monteleone, è legata ad
un’altra figura di grande rilevanza spirituale, San Francesco d’Assisi. La Via
Francigena di San Francesco tocca i luoghi in cui ha vissuto il santo,
attraverso santuari, eremi, antiche foreste e borghi medievali che
ispirarono l’amore di San Francesco per la natura e per tutte le sue
creature. Nel tratto che da Rieti giunge a Roma, alla basilica di San Pietro,
il percorso attraversa la Sabina passando davanti al Santuario di Santa
Vittoria e agli scavi di Trebula Mutuesca a Monteleone Sabino.
Per concludere in bellezza la giornata, cosa c’è di meglio di un buon pranzo
immersi negli ulivi?
Agriturismo Villa Falconi Foto di Martina |
In una frazione di Monteleone, Ginestra Sabina, mi sono imbattuta
casualmente nel cartello che indicava l’agriturismo Villa Falconi; mai
deviazione fu più azzeccata! In un parco di oltre 2500 ulivi si trova la
magnifica villa dei Conti Falconi, in stile veneto, oggi trasformata in un
b&b d’eccezione; qui, inoltre, si produce uno straordinario olio biologico,
dall’acidità molto bassa. L’azienda agricola vanta anche 20 ettari di bosco,
dove pecore, cavalli, daini, caprioli e lepri vengono allevati in semilibertà e
in modo naturale.
Assaggiare i prodotti tipici, mangiare le fregnacce alla sabinese (pasta
acqua e farina tipica della zona condita con un sugo di pomodori piccantino)
all’ombra di ulivi secolari è stata un’esperienza unica, provare per credere!
TIP: sulla strada del ritorno, fate una piccola deviazione per Nerola il
cui borgo antico, arroccato su di uno sperone roccioso, regala caratteristici
scorci tra vicoli, fontane e scalinate. Rimarrete fortemente colpiti
dall’imponenza del Castello Orsini, attorno al quale ruota il centro storico.
Il maniero, costruito nell’XI secolo e passato nelle mani della famiglia Orsini
nel XV secolo, oggi è un albergo di lusso e una location da sogno per eventi e
matrimoni.
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