Non basta una vita intera per conoscere tutti i tesori che la nostra amata Roma custodisce. La Galleria Colonna è uno di questi. Situata all’interno di Palazzo Colonna, a due passi da piazza Venezia, è uno scrigno barocco che conserva centinaia di capolavori.
TIP: la galleria è aperta al pubblico esclusivamente il
sabato mattina con accesso da via della Pilotta; il biglietto d’ingresso è di
10€.
La Sala Grande della Galleria Colonna
foto di Martina
Chi era la famiglia Colonna?
Questo nobile casato risale al XII secolo; il nome deriva dal
paese di origine della famiglia, Colonna appunto, nei pressi di Roma. Si
annoverano tra i suoi esponenti ben 22 cardinali, 1 papa e molti uomini e donne
di cultura, tra cui Vittoria Colonna, poetessa e letterata, grande amica di
Michelangelo.
La famiglia risiede da più di otto secoli nello splendido Palazzo Colonna, uno dei più antichi e grandi palazzi privati di Roma, la cui costruzione inizia nel XIV secolo. La realizzazione delle diverse ali di cui si compone si è protratta per oltre 5 secoli, comportando la sovrapposizione di diversi stili architettonici. È durante il XVII secolo che il palazzo assume una veste barocca, grazie all’intervento del Bernini e di Fontana.
Sala della Colonna Bellica
foto di Martina
Alla stessa
epoca risale la creazione della maestosa Galleria, che si affaccia per 76 metri
su via IV Novembre; oggi è aperta al pubblico e si può visitare insieme agli
appartamenti più rappresentativi del palazzo, che ospitano le collezioni
artistiche della famiglia, con capolavori di assoluto pregio, opera degli
artisti più famosi del XV e XVI secolo. Commissionata dal cardinale
Girolamo I Colonna e dal nipote Lorenzo Onofrio, fu inaugurata nel 1700 dal
figlio di quest’ultimo, Filippo II. La Galleria è stata ideata come grande sala
di rappresentanza per celebrare degnamente la vittoria della flotta cristiana
sui turchi nella battaglia di Lepanto del 1571; infatti, il comandante della
flotta pontificia, Marcantonio II Colonna, viene raffigurato in vari momenti
sulla volta della Sala Grande e nella Sala della Colonna Bellica.
TIP: quest’ultima sala prende il nome dalla colonna in marmo
rosso posta al centro, su di un piedistallo, che richiama lo stemma di
famiglia. Qui si può ammirare il capolavoro del Bronzino Venere, Cupido e
Satiro.
CURIOSITÀ: sulla breve rampa di scale che porta alla Sala Grande,
noterete una palla di cannone. Si trova esattamente nello stesso punto in cui
arrivó nel 1849. Era il periodo della Repubblica Romana e la palla venne
sparata dal Gianicolo dall’esercito francese arrivato a soccorrere papa Pio IX
dagli insorti repubblicani.
Il consiglio che vi voglio dare è di passeggiare con molta
calma in questa magnifica sala che, per dimensioni, è di poco inferiore alla
Cappella Sistina! I dipinti, le sculture e gli altri arredi sono il cuore della
collezione della famiglia, vincolati sin dal XIX secolo dal fidecommesso, che
li rende indissolubilmente legati al palazzo, inalienabili ed indivisibili.
Il Mangiafagioli di Annibale Carracci
La Sala dell’Apoteosi di Martino V prende il nome dalla
grande tela raffigurante la presentazione in cielo del papa di famiglia. Anche questa sala è ricca di capolavori
pittorici, tra cui spicca Il Mangiafagioli di Annibale Carracci, raffigurante
il pasto di un contadino del XVI secolo. Altra sala degna di nota è la
successiva Sala del Trono è dedicata al papa di famiglia che, durante il suo
pontificato (1417-1431), dimorò stabilmente nel palazzo che divenne Sede
Pontificia. Il trono era riservato alle visite dei pontefici che, fino al 1870,
erano soliti recarsi nei palazzi delle antiche famiglie del patriziato romano.
È possibile, inoltre, visitare lo splendido Appartamento
della Principessa Isabella, scrigno di tesori che amava mostrare solo agli
amici più intimi, e il Giardino Colonna sul Colle Quirinale, che deve il suo
aspetto ai numerosi interventi di sistemazione che la famiglia attuò dal XIII
secolo.
Sapete cosa poter fare il prossimo sabato!
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