Il lago di Bolsena è il secondo per estensione nell’Italia centrale dopo il Trasimeno; di origine vulcanica, è noto per la bellezza delle sue sponde e per la pescosità delle sue acque.
Ma perché ve ne parlo?
Perché su di esso si affacciano tanti caratteristici borghi, meta perfetta per una gita fuori porta!
Dopo avervi raccontato di
Capodimonte, è giunto il momento di fare una passeggiata a
Bolsena, una delle cittadine più famose del viterbese.
I tetti del borgo di Bolsena e il lago foto di Martina |
TIP: l’etrusca Volsinii divenne un fiorente municipium romano grazie alla sua posizione strategica lungo la via Cassia, su di un colle a dominio dell’intero specchio lacustre.
Sapete perché è famosa? Perché qui avvennero ben due eventi soprannaturali, che portarono Bolsena ad acquisire grande fama.
Il primo ha per protagonista Santa Cristina, patrona del borgo. Nel 292, agli albori del Cristianesimo, la ragazza venne gettata nel lago, con una pietra al collo, per volere del padre. Ma la pietra anziché far annegare la giovane, galleggiando miracolosamente la trasse in salvo su di una roccia.
Il secondo evento prodigioso coinvolge proprio la roccia, segnata dalle impronte dei piedi della santa, adibita devotamente a mensa d’altare. Qui, nel 1263, avvenne il miracolo eucaristico: gocce di sangue apparvero da un’ostia spezzata nel corso di una messa. Questo miracolo fece istituire nel 1264 la festa del Corpus Domini.
TIP: il miracolo eucaristico è celebrato anche nelle Stanze di Raffaello in Vaticano!
Ma veniamo, ora, alla nostra passeggiata nel borgo, il cui ingresso è segnalato da una porta in pietra rossa del 1548. La sovrasta il Castello Monaldeschi, eretto dagli orvietani tra il XIII e XIV secolo, semidistrutto nel 1815 per evitare che se ne impadronisse Luciano Bonaparte.
Il Castello Monaldeschi foto di Martina |
Il piazzale offre uno splendido panorama della cittadina e del lago.
TIP: oggi il castello ospita il Museo territoriale del Lago di Bolsena, con reperti etruschi e romani, documenti medievali e testimonianze della vita della popolazione nella zona.
Camminare per i vicoli del borgo è molto suggestivo, visti i bei palazzi in pietra scura che si susseguono, facendoci immaginare i fasti del periodo medievale.
Fulcro del centro storico è la Collegiata di Santa Cristina, consacrata nel 1077 da Gregorio VII, ma modificata nel XV secolo. La collegiata è la maggiore di un complesso di luoghi di culto attigui: da un lato, si nota la facciata della cappella di San Leonardo, dall’altro la facciata della cappella del Miracolo. All’interno di Santa Cristina vi è l’accesso alla grotta dove venne rinvenuto il corpo della fanciulla.
Da qui, si raggiungono le rive del lago in corrispondenza del grazioso porticciolo turistico, rallegrato da bar, locali e ristoranti.
I vicoli intorno a piazza dell'Orologio foto di Martina |
Potevo concludere senza consigliarvi un posticino dove rifocillarsi? Certo che no! Romano’s pub, nella caratteristica piazza dell’Orologio, prepara piatti espressi con ingredienti a km 0 e i taglieri di affettati e formaggi sono il modo migliore per assaggiare tutti i prodotti tipici del territorio.
A quando la vostra gita fuori porta?
Nessun commento:
Posta un commento