Alla scoperta del cuore della penisola sorrentina
Sorrento è la cittadina più
famosa della penisola sorrentina, la lingua di terra che separa il Golfo di
Napoli da quello di Salerno. La sua pittoresca posizione, arroccata su di una
terrazza tufacea, regala scorci affascinanti che hanno fatto innamorare visitatori
e turisti di tutte le epoche.
Cantata dai poeti, celebrata
nelle canzoni, immortalata dai pittori per il suo paesaggio di rigogliosi
giardini ed agrumeti, Sorrento è meta di villeggiatura sin dai tempi degli
antichi romani.
Scorcio da Piazza Tasso foto di Martina |
TIP: se trascorri un weekend a Napoli, Sorrento si raggiunge in circa un’ora o con la circumvesuviana o con il Campania Express (19€ a/r). Ho optato per quest’ultima soluzione perché i treni della circumvesuviana sono sovraffollati, poco affidabili in quanto ad orari e spesso senza aria condizionata (nei mesi estivi è impensabile!); in più, il biglietto non solo ti assicura la prenotazione del posto a sedere, ma ti consente di scendere alle fermate intermedie senza limitazione alcuna.
La terrazza del Grand Hotel Excelsior Vittoria foto di Martina |
Partiamo dalla piazza principale, piazza Tasso, intitolata al suo più illustre cittadino, Torquato Tasso. Tra bar e ristoranti, si nasconde l’ingresso al Grand Hotel Excelsior Vittoria, la cui storia si intreccia con quella di due grandi della musica italiana: Caruso e Lucio Dalla. Qui, infatti, Enrico Caruso trascorse gli ultimi mesi di vita, ormai gravemente malato, impartendo lezioni di canto ad una giovane di cui si innamorò perdutamente; sempre qui, Lucio Dalla trascorse qualche giorno di vacanza alloggiando proprio nella suite che fu di Caruso. Colpito da questa storia struggente, compose il suo capolavoro, complice anche la meravigliosa terrazza dove “il mare luccica e tira forte il vento”.
TIP: per poter accedere alla
terrazza, basta dire all’ingresso di voler prendere un caffè al bar dell’hotel,
non te ne pentirai!
Accanto all’entrata
dell’albergo, un belvedere affaccia su di una stretta gola tufacea, regalando
uno degli scorci più famosi. Da qui, una stradina conduce alla Marina Piccola,
il porto di Sorrento, importante approdo di traghetti ed aliscafi.
Il Vallone dei Mulini foto di Martina |
Alle spalle della piazza si apre il Vallone dei Mulini, una profonda fenditura nella roccia formatasi oltre 35.000 anni fa. Deve il suo nome alla presenza di un mulino, in uso fino ai primi anni del Novecento.
Addentrandosi nei
caratteristici vicoli dove si susseguono negozietti e botteghe artigiane, si
apre una loggia ad arcate affrescata: il Sedile Dominova (XIV secolo). Questo è
l’unico esempio in Campania degli antichi sedili nobiliari, le istituzioni
medievali deputate all’amministrazione della res publica.
Sedil Dominova foto di Martina |
Una gita a Sorrento non può
terminare senza una discesa al mare. Il borgo di Marina Grande si raggiunge
attraverso una strada a gradoni che attraversa l’antica Porta Greca: reso
celebre dal film “Pane, amore, e..” è un susseguirsi di casette colorate,
barche e reti tirate sulla riva.
Ma non si mangia nulla?
Ci mancherebbe!
Il piatto per antonomasia sono gli gnocchi alla sorrentina, con pomodoro, basilico e fiordilatte filante, ma tutta la gastronomia sorrentina ha una tradizione antichissima, frutto della genuinità delle materie prime.
La trattoria Da Gigino, nei vicoli del centro
storico, è una garanzia per assaporare i piatti della tradizione campana.
Trattoria Da Gigino foto di Martina |
Non dimenticarti di
concludere la giornata con un sorbetto ai limoni di Sorrento: un sapore così
intenso non l’avevo mai assaggiato!
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