L’equazione Saturnia - Terme va da sè, ma se ti dico che questo piccolo borgo della Maremma non si limita alle benefiche acque sulfuree?
Ecco un itinerario
ideale se hai bisogno di qualche giorno per staccare la spina.
TIP: ti consiglio di prenotare
l’Hotel Villa Clodia, a due passi dal centro storico, una deliziosa struttura a
conduzione familiare in un antico podere dell’Ottocento, con una splendida
vista sulla campagna circostante; un punto extra se lo aggiudicano la piscina
interna e l’abbondante colazione con prodotti a km 0, dalle marmellate fatte in
casa, alle torte.
La vista dalle camere dell'Hotel Villa Clodia foto di Martina |
#UNPÓDISTORIA: Saturnia è stata un’importante città etrusca che, dopo la conquista da parte di Roma, divenne una rinomata stazione di transito lungo la via Clodia. Il centro storico conserva ancora molte testimonianze di questo passato.
LE TERME
La sua fama nel mondo è
legata alle sorgenti di acqua termale, che sgorga ad una temperatura costante
di 37.5º.
Ci sono due modi per godersi
una giornata di pieno relax all’insegna del benessere: prenotare un ingresso
nel centro termale Terme di Saturnia o rilassarsi nelle scenografiche Cascate
del Mulino, ad ingresso gratuito, oppure entrambe le cose!
Il centro termale Terme di Saturnia foto di Martina |
Il centro termale ha quattro piscine a disposizione, idromassaggi, percorsi vascolari, spogliatoi, docce, ombrelloni, sdraio, bar e chi più ne ha più ne metta! L’ingresso costa 25€ per i giorni feriali, 29€ per i festivi, ma se si alloggia in un albergo di Saturnia si può usufruire di uno sconto (basta farsi dare il codice dalla struttura).
Le Cascate del Mulino valgono una visita per la loro bellezza naturale: chiamate “cascatelle”, le piscine calcaree sono generate dal torrente Gorello; essendo ad ingresso libero, sono accessibili h 24. Nelle vicinanze ci sono due parcheggi ed un bar per ogni necessità. Inutile dirti che sono molto frequentate, quindi devi scegliere degli orari non convenzionali se vuoi trovare un po’ di tranquillità!
Le Cascate del Mulino foto di Martina |
Poco prima di arrivare a Saturnia, c’è un piccolo belvedere da dove poterle ammirare dall’alto: ti sembrerà di osservare una magnifica cartolina.
TIP: l’acqua sulfurea è
caratterizzata da un elemento particolare, il plancton termale, che ha una
serie di effetti benefici sulla pelle, sull’apparato circolatorio, motorio e
digestivo.
Come ti dicevo, il borgo di
Saturnia offre anche molte testimonianze del suo passato.
Il Castello di Saturnia foto di Martina |
Parto dal Castello, situato nel punto più alto del borgo. Oggi è una residenza privata, appartenente alla famiglia Ciacci, e purtroppo non è visitabile. Si presenta con le forme del restauro del 1929, che riutilizzò parte della fortificazione medievale, sovrapposta a precedenti strutture etrusche e romane. Si possono ancora vedere due torrioni cilindrici e parte dell’antico circuito murario.
Da qui si vede anche la Porta Romana, la porta principale della città, con delle evidenti aggiunte rinascimentali: era attraversata dalla via Clodia, importante via basolata di epoca romana, di cui si è conservato un ampio tratto.
Porta Romana e la via Clodia foto di Martina |
Prima di raggiungere piazza Vittorio Veneto, cuore del moderno borgo, entra nella chiesa medievale dedicata a Santa Maria Maddalena. Ricostruita quasi interamente nel 1933 in stile neoromanico, conserva una bella pala raffigurante una Madonna con Bambino tra San Sebastiano e Maria Maddalena del XV secolo, inserita in un’altrettanto pregevole macchina processionale del XIX secolo.
Raggiunta la piazza, noterai
che è decorata da numerosi cippi e frammenti lapidei romani rinvenuti nei
numerosi scavi effettuati nel corso degli anni. Proprio su di essa, si affaccia
il polo culturale Pietro Aldi che presenta la più ricca collezione di opere del
pittore mancianese. Nella sua breve vita, Aldi manifestò un talento pittorico
molto eclettico, restituendo il volto autentico della Maremma ottocentesca
(ingresso gratuito).
Piazza Vittorio Veneto foto di Martina |
Sempre sulla piazza, non ti sfuggirà un imponente albero dall’aspetto bizzarro: è il “gelso della carta”, albero di origine orientale, giunto in Europa nel XVIII secolo: questo esemplare è dell’800!
TIP: devi proprio cenare al
ristorante Il Melangolo, vicinissimo al gelso. Il perché è presto detto: i
piatti della tradizione maremmana sono rivisitati in chiave moderna, usando
solo prodotti del territorio: i crostini di polenta con lardo ti si
scioglieranno in bocca e i pici (tipico formato di pasta) al ragù bianco di
cinghiale sono eccezionali, ovviamente accompagnati da un bicchiere di Morellino!
Pappardelle al ragù bianco di cinghiale foto di Martina |
Voglio concludere questa
passeggiata per i vicoli di Saturnia con una piccola curiosità: proprio al
limite del borgo antico, su via Italia, si trova una costruzione particolare,
una sorta di vasca quadrata di 15 m per lato in opus reticulatum detta Bagno
Secco. Sono due le ipotesi sulla sua funzione: o serviva per raccogliere
l’acqua piovana oppure era un invaso termale collegato ad una sorgente, poi
venuta a mancare, e per questo definito “secco”.
Più affascinante è la
leggenda che lo lega al paladino Orlando; si dice che passó in quest’area
quando era infestata dalle scorrerie dei Saraceni e, immergendo la sua spada,
la Durlindana, nella miracolosa acqua calda che qui sgorgava, riuscì a
sconfiggerli.
Tagliere di salumi locali dell'Enoteca Bacco e Cerere foto di Martina |
#DOVEMANGIARE: se non sai resistere ad un tagliere di salumi e formaggi locali, ai crostini toscani e alla tartare di Chianina, il tutto accompagnato da una vasta selezione di vini locali, l’Enoteca Bacco e Cerere è l’indirizzo giusto per te; altro ristorante che ti consiglio è il Cantuccio di Anastasia, soprattutto per la sua posizione panoramica, affacciato sulle colline circostanti, da cui potrai godere di un magnifico tramonto.
I DINTORNI:
Vicino a Saturnia, molti sono i luoghi d’interesse che meritano una visita, a partire da Manciano, il borgo medievale di cui è una frazione. A soli 7 km si trova, poi, uno dei Borghi più belli d’Italia, Montemerano, e a 20 km Pitigliano, la “città del tufo”.
Se ti va di continuare
l’esplorazione della Maremma insieme a me, clicca qui.
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