Bari è una città tutta da scoprire, divisa tra l’ordinato borgo murattiano, realizzato nell’Ottocento, e l’intrico dei vicoli medievali di Bari Vecchia.
Oggi ti porto proprio alla
scoperta di questa parte del capoluogo pugliese, con un itinerario che spazia
tra arte e street food.
TIP: per il tuo soggiorno,
ti consiglio vivamente il B&B 162, non solo per la sua posizione a dir poco
perfetta, su via Sparano da Bari (la principale strada dello shopping), ma
soprattutto per la pulizia, la cura dei dettagli e la disponibilità di Giovanna,
la proprietaria, che saprà rendere la tua permanenza davvero fantastica!
Castello Svevo foto di Martina |
BARI VECCHIA, UNA CITTÀ NELLA CITTÀ
Questa è la definizione più
calzante per descrivere il groviglio del centro storico, legato al mare e al
culto di San Nicola, custode dell’origine e dello sviluppo caotico della città.
Ti do un consiglio: lascia
da parte i preconcetti, abbandonati all’atmosfera verace delle sue strade, al
profumo dei panifici, al vociare delle signore che stendono a mano le
orecchiette, al silenzio delle chiese romaniche.
Bari Vecchia è racchiusa tra il Molo San Nicola, l’antico porto cittadino e snodo fondamentale per i commerci tra Mediterraneo e Oriente, e il Castello Svevo, la fortezza a difesa del versante interno.
#UNPÓDISTORIA
Ruggero II lo edificò sui resti di una precedente fortezza bizantina; venne distrutto nel 1156 a seguito di una ribellione popolare, per essere ricostruito da Federico II, mantenendo l’originale forma trapezoidale con le torri angolari e una spaziosa corte interna. Con gli aragonesi venne potenziata la cinta muraria, rendendolo una rocca inespugnabile.
L’ITINERARIO
Entrando nel centro storico
da piazza del Ferrarese, ti propongo subito un pit-stop per assaggiare lo
street food per eccellenza, il panino “cu pulp”: il più buono di tutta Bari lo
trovi alla rosticceria Lo sfizio del Borgo Antico!
Panino con il polpo foto di Martina |
Ora, addentriamoci nei vicoli lastricati a chianche, carichi di storia. Ti colpiranno subito i numerosi archi in muratura, le balconate che quasi si toccano, le case-torre con i panni stesi al sole. Uno di questi vicoli è più famoso di altri: si tratta dell’Arco Basso, meglio conosciuto come via delle Orecchiette. Sedute all’aperto, le donne con movimenti veloci e precisi modellano le orecchiette, giocando tra uso sapiente dei polpastrelli e punta del coltello.
Banchetto di orecchiette foto di Martina |
Il vicino Largo Albicocca non solo è uno dei posti più instagrammabili di tutta Bari, grazie ai 240 metri di luce a led che lo illuminano, ma è anche la piazza per eccellenza dove mangiare il panzerotto fritto con pomodoro e mozzarella: la pizzeria Di Cosimo fa i più buoni e i più grandi di tutta la città!
Continuando a passeggiare,
ad ogni angolo incontrerai edicole sacre e immagini devozionali che raccontano
un legame fortissimo con la religione e il culto dei santi. Per essere un
centro storico abbastanza raccolto, si contano circa trenta chiese: un’enormità!
Scorcio di Bari Vecchia foto di Martina |
La prima che incontriamo è la Cattedrale di San Sabino, trionfo del romanico pugliese del XII secolo. Il rosone centrale è coronato da figure zoomorfe e l’alto campanile svetta su tutta la città vecchia. Entrando, percorrendo la navata centrale, sarai colpito dal grande mosaico marmoreo che riprende il motivo a petali del rosone in facciata. Il giorno del solstizio d’estate (21 giugno) si verifica un evento unico: i raggi del sole che penetrano dal rosone combaciano perfettamente con il mosaico, creando un effetto di grande suggestione!
A poca distanza si innalza
l’Arco delle Meraviglie, protagonista di una leggenda romantica: l’arco sarebbe
stato costruito in un’unica notte per consentire a due giovani innamorati,
osteggiati dalle famiglie, di incontrarsi.
Arco delle Meraviglie foto di Martina |
La vicina strada del Carmine ci chiama per un secondo pit-stop gastronomico: assaggiare le sgagliozze, delle fette di polenta fritte. Le più buone le fa Maria, una vera istituzione che, però, è aperta solo il pomeriggio.
Il nostro itinerario ci porta,
poi, in un piccolo slargo, all’incrocio di diversi vicoli: piazzetta 62
marinai. È dedicata ai marinai che presero parte alla spedizione per recuperare
le reliquie di San Nicola a Myra. Da qui si ha accesso alla basilica dedicata
al santo. Una statua in bronzo di San Nicola accoglie il fedele,
accompagnandolo verso la chiesa.
TIP: il culto di San Nicola
si diffuse inizialmente tra i popoli nordici, divenendo colui che porta i doni,
simile al più famoso Santa Claus.
Cripta Basilica di San Nicola foto di Martina |
Le reliquie del santo giunsero nel porto di Bari nel 1087 e vennero accolte nella basilica costruita appositamente, altro trionfo del romanico pugliese. A prima vista sembra una fortezza racchiusa tra due torre asimmetriche. Due leoni stilofori davanti all’omonima porta sembrano essere i guardiani dell’edificio. All’interno, la particolarità è costituita da tre grandi archi trasversali che si innalzano lungo la navata centrale, convogliando lo sguardo verso il presbiterio dove si trova la Cattedra di Elia, capolavoro scultoreo della fine dell’XI secolo. È la cripta il cuore della basilica, dove sono raccolte le reliquie e dove una cappella di rito greco-ortodosso mantiene vivo io legame con la chiesa d’Oriente.
La focaccia del panificio Fiore foto di Martina |
Uscito dalla basilica, ti devi assolutamente fermare al panificio Fiore dove si gusta la vera focaccia barese, condita con olio e pomodorini: divina!
TIP: la focaccia esce solo a
degli orari precisi, il pomeriggio la trovi dalle 17.30 ma ti consiglio di
metterti in fila un po’ prima!
Concludo il tour
raggiungendo una vera e propria chiesa a cielo aperto, Santa Maria del Buon
Consiglio: suggestive colonne incorniciano una splendida decorazione musiva
pavimentale.
Santa Maria del Buon Consiglio foto di Martina |
TIP: da qui, puoi raggiungere le mura di via Venezia per una passeggiata particolare, da un lato avrai il mare e dall’altro i tetti della città vecchia!
TI CONSIGLIO UN RISTORANTE
Potrei mai lasciarti senza
alcuni indirizzi su dove mangiare davvero bene? Ovviamente no!
Il primo locale che ti
segnalo è Le Arpie, nel cuore di Bari Vecchia. Seduto sotto l’Arco del Carmine,
potrai mangiare piatti tipici della tradizione cittadina in una location unica.
Il mio piatto preferito? La terrina fave e cozze: non ho parole per descrivere
quanto sia buona!
Terrina fave e cozze, ristorante Le Arpie foto di Martina |
Il secondo indirizzo è Uascezze, sempre a Bari Vecchia. Già il nome è un programma: in dialetto barese vuol dire “mangiata festosa in compagnia”. Qualsiasi piatto tu scelga, avrai la sensazione di assaggiare Bari in un boccone. Assolutamente consigliate fave e cicoria e gli involtini di caciocavallo!
Se l’itinerario a Bari ti ha
intrigato, non perderti le altre mie tappe pugliesi: ti porterò alla scoperta
di Trani, Polignano a Mare, Monopoli e Ostuni!
Nessun commento:
Posta un commento